
Estetica in Fabbrica:
quando l’Arte si fa Forza del Territorio
Nel cuore millenario del Sannio, dove Benevento –custode di memorie etrusche e riflessi imperiali– scruta l’orizzonte del tempo con la saggezza austera delle sue pietre, si è compiuto un evento che va oltre la cronaca: un rito civile, una celebrazione del genio e della bellezza. ARTINDUSTRIA Emozioni & Valori non è una semplice mostra d’arte, ma un atto fondativo, un manifesto culturale, che consacra l’arte a linfa vitale del territorio, a energia primigenia in grado di connettere impresa, paesaggio e identità.
Foto di Maurizio Iazeolla
Foto di Maurizio Iazeolla
La nuova sede condivisa da Confindustria Benevento e ANCE Benevento, già tempio del calcolo e della finanza, si è trasfigurata in uno spazio di rivelazione ed accoglienza, dove la concretezza industriale ha incontrato la visionarietà artistica in un abbraccio che sa di futuro. Proprio qui, grazie alla sinergia con la piattaforma Web di marketing territoriale eccellenzesannite.it, è nato www.eccellenzesannite.it/artindustria un progetto che afferma con fermezza il principio secondo cui l’arte non è lusso, ma bene culturale. Non ornamento, ma fondamento.
Sotto la direzione di Anna Pezza, figura lucida e determinata alla guida dell’iniziativa, e con la passione inesauribile del giornalista e ideatore Giuseppe Chiusolo, prende forma “Il bello d’ogn’Arte”, frutto maturo del percorso tracciato sin da Expo Milano 2015: un percorso che oggi trova nelle sale dell’ex Banca d’Italia un teatro degno e vibrante, un luogo dove arte e industria si fondono, non in contrapposizione ma in complementarità generativa.
Gli Artieri del Sublime
Nove artisti sanniti, nove voci distinte e ardenti, hanno donato corpo e anima a questa rinascita visiva. Alfredo Verdile, veggente del colore, squarcia la superficie della tela con un gesto pittorico che è rivelazione. Non dipinge, ma incide, restituendoci l’immagine come ferita luminosa dell’inconscio.
Opera del M° Alfredo Verdile
Leonildo Bocchino, da San Giorgio del Sannio, compone sinfonie cromatiche, armonie visive che paiono nate da una partitura musicale. Chiusolo lo definisce giustamente ″alchimista del colore″, dove ogni tratto è nota, ogni sfumatura un’eco sonora.
Opera di Leonildo Bocchino, pittore di San Giorgio del Sannio
Salvatore Fiore, di Castelpagano, è sciamano della natura: le sue opere sono contemplazioni, dialoghi silenziosi tra l’essere umano e le stagioni dell’anima. Vega De Martini ne coglie l’essenza: una pittura che non raffigura, ma respira.
Opera di Salvatore Fiore, pittore e scultore di Castelpagano
Vincenzo Marsico, pittore di Benevento, trasforma le tele in mappa dell’anima. I suoi colori assorbono la luce della natura e la restituiscono come emozione pura, come visione traslata, come poesia dell’effimero.
Opera di Vincenzo Marsico, pittore di Benevento
Claudia Fruggiero, giovane artista di Montesarchio, abita la soglia tra visibile e invisibile. La sua è una pittura di confine, dove l’ombra danza con la luce e il sogno ″si fa geometria sensibile″, come descritto da Kevin Del Cuoco.
Opera di Claudia Fruggiero, pittrice di Montesarchio
Maurizio Iazeolla, fotografo beneventano, è cantore dell’attimo irripetibile. Le sue immagini in bianco e nero diventano reliquie del quotidiano, icone dell’umano, con l’intensità che solo uno sguardo profondamente etico può restituire.
Foto di Maurizio Iazeolla
Salvatore Troiano, ceramista di Telese Terme, modella l’argilla come carne viva. Le sue maschere ″parlano nel silenzio, interrogano chi le osserva con la voce degli archetipi″, come colto da Mimma Di Sorbo.
“PERSONA”, maschera di Salvatore Troiano, scultore di Telese Terme
Mariano Goglia, scultore di Vitulano, dona voce alla pietra. I suoi volti emergono come grida zittite, come presenze che abitano il mistero, incanalando la forza tellurica della materia in un grido sacro.
Scultura in marmo rosso Vitulano di Mariano Goglia
Leonardo Pappone, in arte LeoPapp, porta sulla tela il battito urbano del presente. I suoi segni, le sue scritte, sono ferite e carezze, stratificazioni emotive dove amore e rabbia, pace e protesta, si fondono in un urlo collettivo di resistenza creativa.
Opera in vita di Leonardo Pappone, in arte LeoPapp
UN GIORNO DI LUCE
Il giorno dell’inaugurazione è stato un giorno fuori dal tempo. Le sale, già nobili nella struttura, erano rese incandescenti dalla presenza delle opere. E se l’occasione ufficiale ruotava attorno a un convegno istituzionale –con la partecipazione del Presidente di Confindustria Nazionale, Ministri, Presidente di Regione, Sindaco e del giornalista Massimo Giletti– a rubare la scena è stata l’Arte.
Cartella d’arte in omaggio alle Autorità, Associati e Ospiti
Ho osservato i volti delle persone: attraversavano i corridoi con occhi rapiti, rallentando i passi, come in cerca di qualcosa. Erano imprenditori, tecnici, cittadini, ma in quel momento erano altro: erano pellegrini in un santuario inatteso. Nessuno restava indifferente. Le opere chiamavano, sussurravano, si lasciavano scoprire con l’umiltà del miracolo. La bellezza –autentica, prorompente, necessaria– aveva trasformato quell’ambiente in una festa dell’anima. E forse, senza accorgersene, tutti sorridevano. Perché la bellezza, quando è vera, non consola: redime.
Cartella d’arte in omaggio alle Autorità, Associati e Ospiti
Epilogo: il patto tra Cultura e Futuro
Prossimamente, una ‘conferenza stampa’ ufficializzerà il patto tra Confindustria Benevento ed Eccellenze Sannite®, consolidando un’alleanza che ha già dato prova della sua forza. Non si tratta solo di estetica: si tratta di visione. Di un modello territoriale che rifiuta la marginalità, che osa alzare lo sguardo, che fa dell’Arte Sannita non una cornice ma un motore. ARTINDUSTRIA, in definitiva, è un gesto alto e necessario: un richiamo all’orgoglio identitario, alla dignità produttiva, alla spiritualità civile di una terra che non vuole più essere periferia dimenticata, ma centro pulsante d’innovazione e bellezza. Nel dialogo tra impresa e ispirazione, tra industria e intuizione, il Sannio ritrova la sua voce. E la innalza, finalmente, come canto libero, fiero, inarrestabile.
Daniela Piesco
Direttore Responsabile L’Eco del Sannio