In queste ore, la notizia che il Centro per l’Impiego di Benevento riaprirà i battenti lunedì 23 giugno è stata accolta con sollievo da centinaia di cittadini e cittadine sanniti che, da mesi, si sono ritrovati privi di un punto di riferimento fondamentale per l’accesso ai servizi sul lavoro. È un fatto positivo, che va sottolineato. Ma sarebbe intellettualmente disonesto fingere che tale apertura sia frutto di una naturale e tempestiva comunicazione istituzionale.
L’Eco del Sannio ha seguito con rigore giornalistico e spirito civico la vicenda dell’interruzione di pubblico servizio avvenuta per lunghi mesi — ben oltre quanto oggi si sostiene — nella sede di via XXV Luglio, provando a far luce non tanto sulle colpe, quanto sull’opacità comunicativa e sul vuoto informativo che ha accompagnato la chiusura del Centro per l’Impiego.
È bene ribadirlo con chiarezza: in nessun momento la nostra inchiesta ha formulato accuse personali nei confronti del dott. Nino Lombardi. Non era questo il nostro intento, né rientra nel nostro modo di fare informazione. Abbiamo semplicemente raccontato un fatto: da dicembre 2024 ad oggi, il Centro ha attraversato ripetute fasi di chiusura senza che l’utenza ricevesse informazioni adeguate tramite canali ufficiali, se non un avviso adesivo apposto sui cancelli e qualche comunicazione sulla pagina Facebook di settore. Un metodo che, a nostro avviso, non è all’altezza delle esigenze di una cittadinanza che si rivolge a un servizio pubblico per trovare lavoro, sostegno o risposte.
Nella sua replica, il dott. Lombardi ha contestato la ricostruzione cronologica della chiusura e il coinvolgimento della sua figura. Ma, al di là delle funzioni tecniche o istituzionali da lui ricoperte — e che abbiamo evitato accuratamente di confondere — riteniamo doveroso che chi ha ruoli di responsabilità si faccia carico di una risposta pubblica, costruttiva e trasparente. Per questo, riteniamo giusto aver pubblicato la sua replica integralmente, come segno di rispetto per il confronto democratico e per fornire ai lettori tutti gli elementi di valutazione.
Accogliamo dunque con gioia l’annuncio della riapertura del Centro. Ma la gioia non cancella la domanda: sarà una vera riapertura o una semplice operazione di facciata per arginare le polemiche? Lunedì lo vedremo. E, se dovesse trattarsi dell’inizio di un ritorno alla piena normalità, saremo i primi a darne notizia con soddisfazione.
In ogni caso, crediamo che quanto accaduto abbia mostrato l’importanza della mobilitazione civile e dell’informazione libera. Senza la manifestazione promossa dal Circolo di Sinistra Italiana, senza le sollecitazioni raccolte dai cittadini, senza il lavoro paziente e puntuale di chi, come noi, prova ogni giorno a raccontare il territorio con onestà, forse non saremmo qui a parlare di una riapertura imminente. E probabilmente, nessuno avrebbe avuto modo di fare chiarezza.
L’informazione, quando è realmente indipendente, non accusa: interroga. E continueremo a farlo, con rispetto, ma senza mai smettere di porre le domande che contano.
Il direttore Responsabile
Daniela Piesco