L’ editoriale di Roberto Fronzuti direttore dell’ Eco di Milano e Provincia 

 

Il “divorzio” sancito nelle ultime settimane tra Musk, quello che si dice essere l’uomo più ricco del mondo e il presidente degli Stati Uniti d’America è sfociato in una lite fra comari. Quello che rammarica di questa vicenda, al di là del fatto che si tratta di due soggetti che non hanno nessuna consistenza da un punto di vista morale, è il cattivo esempio dato al mondo intero e in particolare ai giovani.
Musk ha ricoperto il ruolo di supervisore dei bilanci Usa fino a qualche giorno fa; ha finanziato la campagna elettorale di Donald Trump, in modo determinante: da entrambi veniva sbandierata una grande amicizia. Tutto questo sarebbe finito a causa delle critiche rivolte da Musk al presidente Usa, in materia di piani finanziari di spesa, varati dall’inquilino della Casa Bianca. Questi i fatti che sono all’origine di questa assurda vicenda, che tutti i giorni viene alimentata da reciproci attacchi volgari, che colpiscono anche la sfera personale.
Fatti del genere, fossero capitati in un’altra nazione, avrebbero un peso relativo, ma gli Usa sono sempre indicati come un Paese esemplare. Sono loro, gli americani, che ci hanno liberati dal nazifascismo. Da oltre due secoli, l’America è stata indicata come modello di democrazia; Trump ha ridotto gli Usa in una dittatura di fatto.
Musk e Trump incarnano il decadimento morale, che giorno dopo giorno sta erodendo le democrazie ancora presenti sul nostro Pianeta.
Di fronte a questa situazione impietosa, cosa possiamo augurarci? Che quanto è rimasto in piedi nel sistema americano (i giudici imparziali anzitutto) riescano a spazzar via i Trump e i Musk di turno.

 

pH Pixabay senza royalty

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