L’ editoriale del Direttore Daniela Piesco
A Milano, la scena che si è svolta il 25 dicembre davanti alla Onlus Pane Quotidiano è un’immagine che resterà a lungo impressa nella memoria collettiva della città. Diecimila persone in coda per un pasto caldo, una scena che avrebbe dovuto essere inaccettabile in una metropoli che si vanta della sua ricchezza e modernità. Eppure, questo è il dato che emerge, un segno inequivocabile di una società in crisi e di una povertà crescente, che colpisce sempre più persone, anche in una delle città più ricche e sviluppate d’Italia.
Quello che colpisce non è solo il numero impressionante di persone in fila, ma la consapevolezza che realtà come Pane Quotidiano , che fino a pochi anni fa svolgevano una funzione di sostegno accessorio, si trovano oggi a coprire una funzione di sopravvivenza primaria. La solidarietà, che dovrebbe essere un aiuto complementare, è ormai diventata una risposta necessaria per colmare i vuoti lasciati da un sistema che non riesce più a garantire dignità e stabilità a un numero crescente di cittadini.
“Uno dei più grossi difetti di Milano è che il potere d’acquisto è diminuito notevolmente e diminuisce sempre di più”, afferma chi lavora direttamente con le persone in difficoltà.
Eppure, questa realtà, purtroppo, non sembra essere percepita dalle istituzioni che, invece di affrontare con urgenza il problema della povertà crescente, sembrano ignorarlo, continuando a promuovere politiche che favoriscono i più ricchi e i potenti.
Il Governo e la Manipolazione della Realtà
Mentre le mense dei poveri sono sommerse da migliaia di persone che non riescono nemmeno a mettere insieme un pasto caldo, i ministri del governo continuano a rinnovare i propri stipendi e a vantarsi del benessere dell’Italia. L’ultimo aumento degli stipendi per i membri del governo, che si è concretizzato in una sostanziosa incremento salariale, è un insulto a chi, ogni giorno, lotta per sopravvivere. È inaccettabile che chi governa il paese si conceda aumenti economici mentre milioni di cittadini si trovano a fare i conti con una realtà ben diversa: povertà, disoccupazione, insicurezza sociale
Il governo italiano, invece di ammettere la realtà, preferisce costruire una narrazione completamente distorta, in cui la popolazione sta benissimo e l’economia è in salute. È una retorica che non solo non corrisponde alla verità, ma che si scontra con la dura quotidianità di chi vive nel nostro paese. La realtà che emerge ogni giorno dalle mense dei poveri, dalle strade di Milano e da ogni angolo delle periferie italiane è quella di un’Italia che sta attraversando una crisi sociale e economica profonda, che nessun aumento salariale per i politici potrà mai mascherare.
Le Istituzioni e la Manutenzione del Potere: Un’Indifferenza Colpevole
Le istituzioni italiane sembrano ormai più concentrate a mantenere il proprio potere che a risolvere i problemi concreti della gente. La politica economica attuata da questo governo è un chiaro esempio di come il potere politico stia sistematicamente ignorando le vere necessità della popolazione. Invece di focalizzarsi su politiche redistributive, che possano alleggerire il peso della disuguaglianza sociale, si preferisce favorire gli interessi dei ricchi e delle lobbies, mentre le fasce più vulnerabili della società vengono abbandonate a se stesse.
In Italia, la povertà crescente e la disuguaglianza sociale sono ormai fenomeni strutturali che non possono più essere ignorati. Eppure, il governo ha scelto di ignorare questa realtà, continuando a costruire una narrazione che non ha nulla a che vedere con ciò che accade nella vita quotidiana di milioni di italiani. I dati ufficiali vengono manipolati e presentati in maniera distorta, mentre l’ineguaglianza e la sofferenza aumentano in silenzio, giorno dopo giorno.
Non possiamo più permettere che ci vengano raccontate bugie su una situazione che è sotto gli occhi di tutti. È arrivato il momento di rompere il silenzio e di denunciare le manipolazioni delle istituzioni, che continuano a ignorare la realtà delle persone in difficoltà. Non possiamo più tollerare che chi ha il potere, piuttosto che agire per il bene comune, si preoccupi solo dei propri interessi economici.
La Verità Sottaciuta: Non Possiamo Continuare a Fingere
Quando vediamo diecimila persone in fila a Natale per un pasto, quando vediamo l’Italia delle mense dei poveri, dobbiamo chiederci: fino a quando saremo disposti a ignorare questa realtà? Fino a quando continueremo ad accettare che il governo e le istituzioni ci mentano e ci facciano credere che la situazione vada bene, mentre la verità è ben altra? Fino a quando continueremo a tollerare l’aumento degli stipendi dei politici mentre milioni di cittadini si trovano a fare i conti con una crisi sociale senza precedenti?
Le mense dei poveri non sono una soluzione, ma un riflesso di una società ingiusta. La solidarietà che vediamo oggi, nei volontari e nelle organizzazioni caritative, è un atto nobile, ma non deve essere il sostituto della politica sociale. La politica deve essere in grado di risolvere i problemi alla radice, non di mascherarli dietro un’illusione di benessere che non corrisponde alla realtà.
Un Appello alla Coscienza Civile
L’Italia non può più permettersi di essere il paese delle disuguaglianze, dove pochi sono privilegiati e molti sono lasciati indietro. Non possiamo più accettare che le istituzioni si limitino a mentire sulla situazione reale del paese, mentre milioni di italiani soffrono in silenzio.
Ricordiamoci che il nostro dovere, come cittadini, è non permettere che il governo e le istituzioni continuino a trattarci come se fossimo invisibili.
Abbiamo il diritto di sapere la verità e il dovere di pretendere azioni concrete per costruire un’Italia più giusta, dove nessuno debba fare la coda in una mensa per poter mangiare.
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