Di Rosario Luongo

Trenta anni di passione e soprattutto di condivisone
Nata tre decenni fa per iniziativa di un sacerdote con questo scopo, oggi l’Infiorata di Paduli trasmette ai tanti visitatori sì la bellezza delle opere d’arte realizzate dai tanti padulesi, ma soprattutto la straordinaria partecipazione e la sensazione della consapevolezza della gioia della condivisone tra gli autori e le autrici di tanto.
Giunta alla trentesima edizione, l’epilogo oggi, l’Infiorata di Paduli è inserita nel Patrimonio Culturale Immateriale della Regione Campania e vanta la prestigiosa collaborazione dell’illustre concittadino maestro Mimmo Paladino, autore del logo della manifestazione.
Il tema, “Pellegrini di speranza… da Traiano ad oggi”, trova piena e brillante espressione in un tappeto floreale lungo oltre duecento metri che si snoda lungo il corso principale di Paduli, che sviluppa i disegni ideati dalla disegnatrice Tatiana Limongelli e dagli studenti padulesi del Liceo Artistico di Benevento.
Diversamente dagli altri, abbiamo voluto cogliere i volti, le espressioni del dietro le quinte di quanti e quante, grandi e piccini, capo chino e ginocchia a terra, hanno contribuito alla nascita (dalla stesa della torba, utile a teneri freschi i fiori) alla crescita dei quadri fiorati; gli scatti “parlano” di gioia, serenità e condivisione di uno stato d’animo di un percorso lungo mesi, che cancellano la fatica e si ripropongono nella precisione, nella meticolosità della cura del dettaglio e nella bellezza che trasformano Paduli nel fine settimana del Corpus Domini il borgo più colorato della Campania.

pH Rosario Luongo

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