Di Paola Francesca Moretti

Ebbene sì, il prediletto – meloniano e company – alleato americano Donald Trump ha deciso di distruggere ben tre siti nucleari iraniani, Fordow, Natanz e Isfahan. Pare un attacco avvenuto con i controfiocchi, d’altra parte non poteva essere diversamente visto che è stato sganciato un carico completo di bombe sul primo sito, come lo stesso Trump ha reso noto. Insomma un Presidente candidatosi con i buoni propositi di ristabilire la pace nel mondo lo ritroviamo nelle vesti di guerrafondaio. Netanyahu ha assai gradito il nuovo look trumpiano tanto da dichiarare che “la scelta coraggiosa di Donald Trump cambierà la storia”.
Il lume della ragione dovrebbe portare a farsi una domanda:” cambierà la storia in meglio o in peggio?”
La decisione a sorpresa – infondo poi non tanto – del Presidente americano di attaccare l’Iran – pare in nome di una fantomatica salvaguardia della pace – da molti viene considerata come una provocazione. Non è da escludere l’inasprimento delle tensioni tra America e Iran con preoccupazioni crescenti riguardo a una potenziale espansione del conflitto. Ma quali sono le implicazioni di questo attacco? E come risponderà l’Iran?
Il clima di paura che avvolge l’umanità intera dopo l’azione bellica americana è tangibile.
Quali potrebbero essere, casomai ce ne fossero, delle possibili soluzioni? E, qualora ci fossero, verrebbero prese in debita considerazione? A me pare che alimentare il conflitto porti – a più di uno – maggiori interessi rispetto a una tregua duratura. Tanto, sia nel bene che nel male, qualcuno disposto a mantenere vivo il fuoco lo si trova sempre. Alle vittime innocenti rimangono da pagare i tassi di interesse maggiorati di volta in volta.
In sintesi, l’attacco di Donald Trump ai tre siti nucleari iraniani segna un momento critico nelle relazioni tra America e Iran, con una possibilità di escalation sempre più concreta. La comunità internazionale è chiamata a riflettere sulle proprie strategie diplomatiche e militari. Mentre il mondo osserva con ansia, resta da vedere se un’estensione della guerra può essere evitata o se ci stiamo avvicinando a un nuovo e devastante conflitto mondiale.

 

pH Pixabay senza royalty

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