“Il vero alchimista è colui che trasforma il piombo dell’anima in oro di luce.” — Cavaliere di Saint Germain
Nel cuore dell’estate, quando il sole sfiora il suo apice e poi sembra fermarsi, la notte tra il 23 e il 24 giugno si apre come un varco sacro. È la notte di San Giovanni, una celebrazione antichissima in cui si intrecciano riti pagani, spiritualità cristiana e la magia della natura.
Perché proprio il 23 giugno, e non il 21? Il 21 giugno è il solstizio d’estate astronomico, il giorno più lungo dell’anno. Ma il 23 giugno è la festa di San Giovanni Battista, che nella tradizione cristiana segna la luce prima che l’oscurità prenda il sopravvento — un simbolismo potente. Inoltre, nelle culture europee il solstizio veniva spesso spostato di qualche giorno per coincidere con festività religiose, in modo da assorbirne il significato e trasmettere un messaggio di rinascita spirituale. Così, il 23 giugno diventa un momento liminale, un ponte tra la luce piena e l’inizio del suo declino, ma anche il richiamo al battesimo e alla purificazione.
L’acqua di San Giovanni e le erbe magiche: un alchimia della natura
Al centro della notte si trova l’acqua di San Giovanni, un’acqua benedetta dal potere delle erbe raccolte in quel preciso istante. Le piante non sono scelte casualmente: ognuna ha un’energia e un simbolismo che si caricano della luce solare e della rugiada notturna.
- Iperico (o “erba di San Giovanni”) è la guardiana della protezione spirituale, capace di allontanare le negatività.
- Lavanda dona pace e purificazione.
- Salvia rappresenta la saggezza e la purificazione profonda.
- Artemisia risveglia la chiaroveggenza e i sogni profetici.
- Camomilla, malva, menta e rosa completano questo coro di energie curative e protettive.
Le erbe vanno raccolte al tramonto del 23 giugno, con rispetto e consapevolezza, idealmente in luoghi incontaminati. Si preparano lasciandole in infusione in acqua pura esposta alla luce della luna e alla rugiada, creando così un elisir di potere che purifica, protegge e rinnova.
Riti antichi e tradizioni
I falò accesi la notte di San Giovanni simboleggiano la luce che vince le tenebre e bruciano il vecchio per fare spazio al nuovo. L’acqua, le erbe, il fuoco e la rugiada sono elementi di una grande opera alchemica, un rito di passaggio che rinnova l’anima e la natura stessa.
Questo rito è particolarmente radicato in Italia, ma trova analogie in tutta Europa, da nord a sud, in cui il solstizio d’estate è da sempre un momento di potere e trasformazione.
San Giovanni Battista, il simbolo dell’iniziato
San Giovanni è più di un santo: è l’archetipo dell’iniziato che apre la porta tra mondi. Con l’acqua del battesimo purifica, ma annuncia anche il fuoco della trasformazione interiore. In questa notte, il Battista è colui che guida l’anima oltre la soglia, nel passaggio dall’oscurità alla luce.
Il mistero del San Giovanni Battista di Leonardo da Vinci
Tra le opere più enigmatiche e ricche di simbolismi esoterici spicca il San Giovanni Battista di Leonardo da Vinci. Il dipinto mostra Giovanni immerso in un’oscurità avvolgente, con un sorriso enigmatico e il dito indice alzato verso il cielo, un gesto che indica un sapere nascosto, una verità superiore.
Il chiaroscuro leonardiano non è solo un gioco di luce e ombra, ma un’allegoria dell’alchimia spirituale: la materia prima (l’ombra) da trasmutare in luce divina. La figura del Battista diventa così simbolo del percorso iniziatico, dove il segreto si cela nel non detto e la luce si svela solo a chi sa guardare oltre.
Poesia esoterica di Italo Nostromo dedicata alla notte di San Giovanni
Nella notte di San Giovanni
l’acqua sussurra segreti antichi
e il fuoco danza nell’ombra
scolpendo il confine tra mondi
Erbe di luce intrecciate al destino
vibrazioni celate nel respiro del silenzio
un battito d’acqua, un frammento di fuoco
trasmutano l’anima in luce nascosta
Il Battista indica l’oltre, il non detto
la soglia dove l’ombra abbraccia il Sole
la materia si fa spirito, il tempo si scioglie
e il cerchio si chiude nell’infinito presente
Ascolta il canto dei simboli
il respiro del mondo nascosto
questa notte è il sigillo
della grande opera che si compie dentro di te.
La notte di San Giovanni è un invito a ritrovare la connessione con i cicli della natura, con il mistero del fuoco e dell’acqua, con il richiamo profondo della trasformazione interiore. Preparare l’acqua di San Giovanni, accendere i falò, raccogliere le erbe, contemplare il Battista di Leonardo è un percorso di rinascita e illuminazione, un passaggio antico e sempre nuovo verso la luce.
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