Roma, 17 giu (Adnkronos) – “In autunno e in inverno spero si possa aprire il cantiere del nuovo Terzo Polo. Ma per carità non chiamiamolo così: la prima cosa da fare sarà non ripetere gli errori che hanno portato alla sua fine”. Lo dice al Foglio Luigi Marattin, deputato e fondatore dei Partito liberaldemocratico, annunciando: “Sabato 28 e domenica 29, a San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna, terremo il nostro primo congresso nazionale”.
Marattin parla di “un’area politica fuori dalle curve ultrà, che sappia dare rappresentanza a quel pezzo di paese che non ne può più del massimalismo, della demagogia e del populismo”. Il deputato spiega ancora: “Siamo disposti a lavorare a un’unica offerta politica per le elezioni del 2027, con chiunque abbia queste tre caratteristiche: avere una visione di società di stampo liberal-democratico, essere alternativo a entrambi i poli, e avere contendibilità della leadership. Lo abbiamo sempre detto e non cambieremo idea”.
Sulla nascita di una tenda riformista che guarda al centrosinistra, Marattin dice: “Una volta innalzata, questa tenda vuole comunque andare a formare una proposta politica – da una posizione fortemente minoritaria – con chi vuole abolire il Jobs Act, con chi vede meritocrazia, mercato e nucleare come tre bestemmie, con chi sogna ancora l’antiamericanismo dei cortei anni Settanta, con chi vuole la patrimoniale e considera il ceto medio come una massa di privilegiati. Con costoro è impossibile formare una proposta politica coerente per il governo del paese. Così com’è impossibile farlo con Salvini, Vannacci, Borghi e Bagnai”.

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