Milano, 17 giu. (Adnkronos) – Dieci condanne – con pene da 4 anni e 7 mesi a un anno e sei mesi (pena sospesa) – e un’assoluzione. E’ la sentenza pronunciata dal Tribunale di Milano nel processo che vede alla sbarra 11 imputati, per lo più di area anarchica, ritenuti responsabili degli scontri avvenuti durante la manifestazione in solidarietà al detenuto Alfredo Cospito dell’11 febbraio del 2023. Nell’udienza dello scorso 29 maggio la Procura aveva chiesto condanne da sei mesi fino a sei anni di carcere per un presidio che, a dire della pubblica accusa, si era trasformato in guerriglia urbana.
Durante il corteo, all’altezza di via Sabotino, alcuni manifestanti del gruppo di testa, lanciarono diverse bottiglie e oggetti contro le forze dell’ordine, provocando lesioni a sei agenti. Le accuse, a vario titolo, sono di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, danneggiamento e travisamento. La pena più pesante – motivazioni tra 90 giorni – è per chi deve rispondere quasi interamente delle accuse, mentre la più ‘lieve’ riguarda una ragazza accusata di travisamento per il volto coperto da un casco. Una la condanna a quattro anni e tre mesi, gli altri sette imputati invece dovranno scontare 3 anni e 8 mesi.
L’inizio della lettura del verdetto è stato interrotto da una breve protesta di una ventina di persone: “Si vuole punire una lotta di tanti…potete condannare gli imputati ma saremo sempre al loro fianco, non siete dalla parte dei buoni” è la voce femminile che si alza dal fondo prima che la presidente – con l’aiuto delle forze dell’ordine – ha fatto sgombrare l’aula. Fuori dal Palazzo di giustizia un sit in pacifico, con una quarantina di protagonisti, ha preso atto della decisione. Per i difensori degli imputati, gli avvocati Eugenio Losco e Mauro Straini, si tratta di “condanne pesanti. Un verdetto pronunciato sulla base delle precedenti norme, chissà con il decreto sicurezza cosa succederà, quanto si potrà rischiare solo per indossare un casco in una manifestazione”.
