“Arpaise ha sempre a cuore i propri benefattori, concittadini di questa terra che emigrati all’estero anni fa, non si sono dimenticati del proprio paese, anzi l’hanno arricchito, l’hanno fatto nascere e crescere grazie al loro interesse, grazie a ciò che hanno portato o mandato, la vita di oggi, la crescita di oggi la dobbiamo anche grazie al passato, anche grazie a loro.
Proprio per questo l’Assessore del Comune di Arpaise Amato Iuliano, rende omaggio, con un racconto rivolto ai cittadini, a Generoso Pope, illustre benefattore di Arpaise:
‘Nato nel 1891 nella frazione di Pasquarielli di Arpaise (BN), Generoso Pope è l’esempio vivente di come si possa diventare grandi senza mai dimenticare le proprie radici. A soli 15 anni partì per New York, dove divenne uno degli uomini più influenti della comunità italo-americana. Editore del celebre quotidiano Il Progresso Italo-Americano, fondatore della radio WHOM (dove diede spazio a un giovanissimo Mike Bongiorno), Pope era un ponte vivente tra Italia e America.
Ma il suo cuore è sempre rimasto ad Arpaise. Nel 1928 si impegnò affinché il suo amato paese potesse godere dell’energia elettrica. Grazie a un contratto con la compagnia elettrica del Sannio, Arpaise fu uno dei primi paesi della provincia ad avere l’illuminazione pubblica già nel 1930.
Come se non bastasse, Pope pagò di tasca propria anche i costi dell’energia per i successivi 30 anni. Un gesto che ancora oggi illumina non solo le strade, ma la memoria del paese. Nel dopoguerra, con la popolazione allo stremo, non fece mancare il suo aiuto.
Il 22 novembre 1948, a bordo della nave americana Fernglen, fece arrivare ad Arpaise 34 tonnellate di farina, sufficienti per sfamare il paese per quasi dieci anni. E nel 1949, un anno prima della sua scomparsa, inviò un assegno da Lire 60.000 (circa 3.500 euro di oggi) come contributo alla festa patronale.
I suoi ricordi erano legati soprattutto al piccolo e meraviglioso Borgo di Terranova, e in particolare al Santuario dei Santi Cosma e Damiano. Per anni finanziò il comitato festa, sostenendo con affetto e nostalgia ogni celebrazione.
Alla sua morte, il 28 aprile 1950, Generoso Pope lasciò un’eredità non solo materiale, ma soprattutto umana. Fu commemorato ufficialmente dal Congresso degli Stati Uniti e dal Governo italiano, a riconoscimento di una vita dedicata al lavoro, alla comunità e alla solidarietà. Uomo di fede, visione e infinita generosità. Ha dato lavoro a 18.000 dipendenti, aiutato migliaia di persone, e trasformato ogni successo personale in un bene collettivo. Chi non dimentica le sue radici, fiorisce ovunque‘“.
