Il 14 Giugno 2025 saranno trascorsi nove anni da quel tragico giorno quando, nella tranquilla Benevento, fu rinvenuto il corpo privo di vita della giovane donna nigeriana di nome Esther Johnson.
Il Coordinamento Provinciale di Libera Benevento, con la preziosa collaborazione di tante altre realtà territoriali, promuove un pomeriggio all’insegna della memoria ma anche occasione di riflessione e denuncia.
L’appuntamento per fare ciò è alle ore 17:45 presso il piazzale antistante la stazione di Benevento per raggiungere insieme il luogo del ritrovamento, oggi luogo di memoria, un autentico sepolcro laico.
Fedeli all’impegno di nutrire una memoria che non sia mai retorica, sentiamo forte la responsabilità dell’attenzione al linguaggio, del rieducarci ad un utilizzo attento e critico delle parole per restituire un racconto giusto e veritiero dei fatti, che non cada in sterili e dannose stigmatizzazioni.
Si tratta di un primo passo per ridare dignità e giustizia ad Esther che, come tante altre donne, è stata innanzitutto vittima della violenza e della superficialità verbale.
L’appuntamento del 14 giugno rientra quest’anno in una cornice molto più ampia in quanto tappa integrante della campagna nazionale di Libera, “Fame di verità e giustizia”.
La giornata beneventana farà da ponte con quella che si terrà il 16 giugno a Napoli insieme a Don Luigi Ciotti ed ai familiari delle vittime innocenti, per chiedere che sia costituzionalmente riconosciuto il diritto alla verità, per tutti, ma soprattutto per oltre l’80% delle vittime che ancora non conoscono verità e non hanno giustizia.
L’iniziativa del 14 giugno sarà caratterizzata dalla bellezza dei pensieri e dalla gentilezza che Esther non ha ricevuto in vita: si registra, infatti, una forte esigenza di stringere con tutti un “Patto delle Parole”.
Un patto che coinvolga con protagonismo il mondo dell’educazione in tutte le sue espressioni, dalla scuola alle parrocchie, passando per il mondo dell’associazionismo, un coinvolgimento attivo del mondo dell’informazione nella sua pluralità, della politica spesso in questo manchevole.
Oltre alle riflessioni di tutte le realtà capofila, sarà creato un ponte simbolico tra Benevento e Castel Volturno, (da cui Esther partiva ogni mattina) collegandosi con il Centro Fernandes, centro di accoglienza e punto di riferimento per la comunità africana di Castel Volturno.
Una memoria plurale, senza confini, capace di unire.
La costante ricerca di verità e giustizia deve nutrirsi costantemente della bellezza del Noi
