Londra, 11 giu. (Adnkronos) – O dentro oppure fuori, a Buckingham Palace le cose non si fanno a metà: si fanno bene oppure non si fanno affatto. La proposta di collaborazione, avanzata da Harry e Meghan, quando comunicarono nel gennaio del 2020 la loro intenzione di lasciare gli incarichi reali, non fu accolta con favore da Elisabetta II. “Nessuno ‘collabora’ con la regina. Questa non poteva essere una di quelle collaborazioni, come può esser quella di Kate Moss con Topshop”, ha detto al Daily Mail una fonte informata, spiegando che fu la parola “collaborazione” – non tanto quindi l’accusa di razzismo, espressa dalla coppia nella famosa intervista a Oprah Winfrey del 2021 – a far suonare il campanello d’allarme e a causare l’allontanamento dei Sussex.
“Continueremo a collaborare con Sua Maestà la regina, il principe di Galles, il duca di Cambridge e tutte le parti interessate”, disse la coppia, annunciando la decisione di ritirarsi dal ruolo di membri senior della famiglia reale, e “un brivido corse lungo la schiena di Buckingham Palace”, ha raccontato la fonte. “Questo è esattamente il motivo per cui la regina Elisabetta sapeva che questa versione di regalità, metà dentro e metà fuori, per la quale stavano facendo pressioni, non avrebbe mai funzionato. Fin dall’inizio, Harry e Meghan si sono spinti sempre oltre i limiti per il proprio tornaconto professionale e finanziario”. Invece, la regina Elisabetta pretendeva un impegno a tempo pieno, che non prevedesse alcun tipo di distrazioni.
Un’altra fonte ha dichiarato: “Sua Maestà non era una sciocca e sapeva che molto probabilmente tutto sarebbe finito in un disastro. E re Carlo, purtroppo, non ha avuto altra scelta che attenersi alla linea stabilita dalla madre e lasciare andare il figlio più giovane”. Tornando all’attualità, una situazione analoga si presenterà presto, ai festeggiamenti per il compleanno del re, sabato prossimo durante il Trooping the Colour, dove Harry e Meghan non potranno salire sul balcone di Buckingham Palace per assistere al sorvolo della Raf assieme al re Carlo e al principe William. Anche in questo caso, fu la regina Elisabetta a decretare, “dopo un’attenta valutazione”, che solamente i membri lavoratori della famiglia reale potessero partecipare a funzioni pubbliche ufficiali. Per la sua festa, dunque, il sovrano obbedirà alla madre e non inviterà il proprio secondogenito, che anche questa volta resterà fuori dal Palazzo.
