Roma, 10 giu. (Adnkronos) – “Il quesito sulla cittadinanza era una proposta equilibrata, ma c’è una parte significativa del Movimento Cinque Stelle che non ha sostenuto questo referendum: non sorprende, nel senso che è anche un punto di chiarezza”. Lo ha detto il segretario di +Europa. Riccardo Magi, parlando con i cronisti davanti Montecitorio.
“Questo deve portare a una discussione politica tra le forze della coalizione di opposizione che si definiscono progressiste. Io sono sconcertato da Conte che dice che con questo referendum abbiamo allontanato la soluzione: quando lui ha governato, ha allungato da due anni a quattro anni i tempi burocratici per la concessione della cittadinanza. Con il Conte 2 li ha portati a tre. A me sembra che Conte, così come Tajani che oggi rispolvera lo ius italiae, cerchino alibi per continuare a non fare nulla”.
“Poi c’è anche un pezzo di elettorato del partito democratico che su questo tema non è convinto, ma questa è anche la conseguenza del fatto che il partito democratico ha inseguito politiche di destra sull’immigrazione e quando si inseguono le politiche di destra, si contribuisce a creare un’opinione pubblica di destra. Questo è il cuore del populismo. Se il fronte progressista decide di seguire i sondaggi e rinuncia a costruire una opinione pubblica e a costruire riforme, allora questo non è progressismo ma progressismo che, come dice Conte, è indipendente sì ma dal progressismo stesso. La verità è che migliaia i ragazze di ragazzi hanno dato vita a una straordinaria mobilitazione su un tema espulso dall’agenda pubblica dal 2017 ”, ha concluso Magi.
