Roma, 9 giu. (Adnkronos) – “La vicenda dell’utilizzo dello spyware di Paragon Solution contro giornalisti di Fanpage assume sempre di più contorni opachi e puzza di bruciato. Ora è chiaro, e ce lo dice la stessa azienda produttrice del software: il governo avrebbe potuto sapere chi ha spiato il direttore di Fanpage Cancellato. Avrebbe potuto, ma non lo ha fatto. Una cosa gravissima che getta un’ombra oscura e inquietante sull’esecutivo. Un governo che non risponde su un controllo così invasivo e illegale, e non si prende la responsabilità di chiarire, è un governo di cui avere molta paura”. Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.
“Perché il governo avrebbe rifiutato la collaborazione dell’azienda produttrice del software spia Graphite per individuare gli autori delle intercettazioni illegali, come riportato da Fanpage? prosegue De Cristofaro. Forse perché spiare giornalisti con strumenti di sorveglianza propri dei regimi autoritari è inaccettabile in qualsiasi Stato di diritto? Continuiamo a chiedere alla Meloni e al sottosegretario Mantovano di essere trasparenti perché in gioco ci sono le libertà, in questo caso una libertà fondamentale come la libertà di stampa. Un governo che non spiega il motivo per cui non ha voluto scoprire chi ha spiato alcuni suoi cittadini, non è un governo democratico ma un governo autoritario. Nell’Italia della Meloni il caso Paragon e la vicenda Almasri hanno minato alle fondamenta lo stato di diritto e stanno facendo scivolare l’Italia in uno Stato autoritario e di sorveglianza. Avs chiede verità al Parlamento”, conclude De Cristofaro.

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