Roma, 5 giu. (Adnkronos) – “I referendum dell’8 e 9 giugno ci chiamano a esprimerci su cinque quesiti fondamentali per la società di oggi. Votare SÌ significa schierarsi dalla parte del lavoro, dei diritti, della giustizia, della sicurezza, in una parola: della dignità! Significa anche dire che, nei momenti di difficoltà, proteggiamo lavoratrici e lavoratori grazie ad uno Stato più vicino, più equo, più forte nei principi e nelle tutele”. Così Francesco Boccia, presidente dei Senatori del Partito Democratico, intervenendo a Putignano (Bari) ad un’iniziativa sui referendum dell’8 e 9 giugno.
“Così come sulla cittadinanza: basta dire, come fa la destra, che è un privilegio. La cittadinanza è un diritto di chi è parte integrante della nostra vita quotidiana e contribuisce attivamente alla vita della comunità. Quella dell’8 e 9 giugno dev’essere una grande festa popolare di partecipazione democratica. La democrazia non è un rito stanco, ma una conquista viva, che respira solo se la nutriamo con la partecipazione. La democrazia non si eredita, ma si costruisce ogni giorno, partecipando sempre, anche quando non si è d’accordo”.
“Per questo non andare votare, come invita a fare la destra, e come chi, sbagliando, in passato lo ha fatto anche a sinistra, non vuol dire neutralità: è disimpegno. È rinuncia. E rinunciare a esprimersi significa rinunciare al futuro. Questa scelta del non voto si trasformerà in un boomerang per la destra italiana, perché il diritto al lavoro e il diritto alla cittadinanza non hanno colore politico, ma sono parte della nostra Costituzione, che tutti, a partire da chi rappresenta le istituzioni, dovrebbe onorare e rispettare”.
