Roma, 29 mag. (Adnkronos Salute) – “La fecondazione eterologa incontra il favore del 59,7% del campione nel 2025, in aumento rispetto al 2021 (57,5%)”. Lo rileva il 37esimo Rapporto Italia dell’Eurispes.
Il report prende in esame anche la GPA, “una questione particolarmente spinosa: il nostro ordinamento giuridico vieta la maternità surrogata e la legge stabilisce che non è possibile ricorrere all’utero in affitto per soddisfare il proprio desiderio di maternità e di paternità, in virtù del superiore interesse del minore (articolo 12, comma 6, della legge n.40 del 2004)”. Inoltre, “la possibilità per le coppie di recarsi all’estero per ricorrere alla gestionale per altri, approfittando delle diverse legislazioni”, è “contrastata oggi in Italia dall’adozione di una normativa che rende la gestazione per altri ‘reato universale’. La complessità che la questione pone – rimarca l’istituto di ricerca – si riflette anche nelle posizioni espresse dagli italiani: nel 2025 solo il 35,5% si dichiara favorevole a fronte del 64,5% degli intervistati che si dichiarano invece contrari, facendo registrare il dato più basso della serie storica dell’indagine (2021-2025)”.
Gli italiani e la riassegnazione di genere. “Rispetto alla possibilità di autorizzare il cambiamento di genere tramite autodichiarazione dell’interessato, anche senza certificazioni mediche, l’opinione pubblica denota un certo grado di chiusura: meno di 4 italiani su 10 sono d’accordo (37,2%)”. Lo evidenzia il 37esimo Rapporto Italia dell’Eurispes che nel 2022 ha introdotto tra i nuovi temi analizzati il ‘sentiment’ rispetto alla possibilità di autorizzare il cambiamento di genere tramite autodichiarazione.
“Sul riconoscimento delle identità di genere che non si rispecchiano nel femminile o nel maschile appare esserci invece maggiore consenso, seppure questa sia l’opinione di poco più della metà degli italiani (51,1%)”, precisa il report.
