Roma, 29 mag. (Adnkronos/Labitalia) – Gli strumenti dell’Intelligenza artificiale (Ia) possono costituire un utile supporto per l’integrazione delle persone disabili nel mondo della formazione, in quello del lavoro e, in generale, nella vita sociale. E’ quanto emerge dal 37esimo Rapporto Italia dell’Eurispes. Le persone con disabilità sono pari a 3 milioni e 150mila e sono soprattutto persone anziane: il 22% degli over 75 che vivono soprattutto in Umbria e Sardegna (Istat 2019). Sono quasi 338mila gli alunni con disabilità, il 4,1% degli iscritti (Istat 2023).
In particolare, i disturbi dello sviluppo psicologico sono presenti nel 56,8% degli alunni che frequentano la scuola dell’infanzia, e il 23,7% degli alunni della secondaria di II grado. Il 17,8% degli alunni con disabilità necessita di software di base per il potenziamento delle abilità di base; il 14,6% di sistemi informatici per la lettura e lo studio; l’11% di apparecchi informatici/multimediali per la personalizzazione della didattica.
La tipologia di ausili realmente utilizzati sono gli apparecchi informatici e multimediali per la personalizzazione della didattica (41%) e i software didattici per l’apprendimento (31%). Nell’anno scolastico 2022-2023, la percentuale maggiore di queste dotazioni è presente nel centro Italia (52% di istituti scolastici), seguono nord (47,6%) e mezzogiorno (45,3%). Il 53% dei lavoratori con una disabilità, ritiene che l’Ia li aiuterà nello svolgimento del proprio lavoro e per il 51% degli intervistati l’adozione dell’Ia e di altre nuove tecnologie ha migliorato l’accessibilità nel proprio ruolo (Randstad 2024).

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