Sarà Via Traiano, lungo il Corso Garibaldi a Benevento, il luogo dove il Coordinamento Provinciale di Libera presenterà venerdì 30 maggio 2025 alle ore 18:00, un menù con portate indigeste per le mafie ed i corrotti ma tanto salutare per il Paese: arriva, infatti, a Benevento arriva la campagna nazionale “Fame di verità e giustizia” di Libera. Un viaggio per rimettere al centro del dibattito pubblico l’urgenza nel contrasto a fenomeni mafiosi e corrotti con iniziative come “Liberi di corrompere” alla lotta contro la Legge Bavaglio, passando per una normativa definita di contrasto al gioco d’azzardo fino a giungere all’impegno rivolto al rischio privatizzazione dei beni confiscati.
Nel 2024 sono ben 27.110 i reati spia in Campania, prima regione nel Sud Italia. Il 57% dei reati spia avvengono nella città metropolitana di Napoli, segue la Provincia di Salerno. Inoltre la Campania è la seconda regione in Italia per reati di corruzione e concussione: nel 2024 si contano ben 10 inchieste e 82 persone indagate.
“In un territorio come quello Sannita – dichiara Michele Martino, Referente Provinciale di Libera Benevento – la tappa della Campagna Nazionale “Fame di verità e giustizia” acquisisce un valore di grande importanza, essendo il nostro territorio molto appetibile e, fortunatamente, ancora difendibile se tutti facciamo la nostra parte.
La campagna nazionale accende i riflettori su tante tematiche che riguardano fortemente anche il Sannio che non è certamente immune, non solo dalla presenza della criminalità organizzata, ma anche da pratiche di corruzione e malaffare.
Questo in un periodo storicamente importante che vede la presenza di ingenti fondi pubblici, una quantità senza precedenti. E, purtroppo, sappiamo fin troppo bene che dove ci sono ingenti capitali inevitabilmente mafie, corruzione, malaffare e clientelismo cercheranno in tutti i modi di infiltrarsi o essere accolte.
Venerdì, in via Traiano a Benevento, presenteremo tutto il menù, ma in autunno, nel Sannio, ci soffermeremo in particolare su due temi: Corruzione e Gioco d’azzardo a cui si accompagnerà la presentazione del rivoluzionario progetto denominato “Liberi di scegliere”.
Un menù speciale di 12 portate difficili da digerire: tra i primi piatti bollenti che non scaldano è possibile scegliere il piatto “Beni confiscati” che ha come ingredienti privatizzazione, vendita, regalo ai mafiosi oppure “Liberi di corrompere” con ingredienti come l’impunità, la corruzione “solidamente” regolata, ancora sistemica e organizzata.
Se si vuole optare solo per un secondo piatto è possibile trovare bocconi duri da mandare giù come la ”Legge bavaglio” con ingredienti particolari: divieto di informare, corto circuito dell’informazione, querele temerarie;
oppure il “Sovraffollamento delle carceri” con ingredienti come le celle sovraffollate, la carenza di personale, la scarsità di attività educative e di reintegrazione.
E per ultimo, quei dessert dimenticati, ma essenziali, come “Verità per le vittime innocenti delle mafie” con ingredienti l’80% dei familiari che non conosce verità e “Liberi di scegliere” composto da nessuna tutela per chi vuole fuggire dai contesti mafiosi.
Con un flash mob presso la Galleria Umberto I di Napoli, lo scorso 27 Maggio, Libera ha dato il via alla tappa campana di “Fame di verità e giustizia”, un viaggio a 30 anni dalla nascita di Libera e della sua rete associativa che sta attraversando il Paese, da Nord a Sud e l’Europa, con iniziative, flash mob, laboratori, assemblee, speaker corner e azioni di denuncia per animare il dibattito pubblico con l’obiettivo di riscrivere la piattaforma programmatica in tema di lotta alle mafie e corruzione, con una funzione di advocacy rispetto alle istituzioni competenti.
Una mobilitazione contro le mafie dei potenti e dei colletti bianchi con l’obiettivo di rimettere al centro della vita pubblica l’urgenza nel contrasto a mafiosi e corrotti partendo dai punti dell’agenda civile.
Le proposte
Riutilizzo dei beni confiscati, diritti per i familiari delle vittime innocenti delle mafie con il progetto “Liberi di scegliere”, contrasto alla corruzione, preoccupazione per il DL Sicurezza e una giustizia diseguale, promozione dell’educazione come strumento di emancipazione dalle mafie, contrasto al gioco d’azzardo, tutela dell’ambiente, libertà di informazione, un carcere che rieduchi, disarmare e non armare, contro l’attacco al dissenso, all’autonomia della magistratura e alla democrazia rappresentativa: sono i punti della piattaforma su cui Libera chiede scelte politiche concrete e strutturali, non proclami.
Tra questi: norme più efficaci su confisca e riutilizzo sociale dei beni mafiosi; scrivere il diritto alla verità nella carta costituzionale; approvare una regolazione stringente delle situazioni di conflitto di interesse; una nuova strategia nazionale sulle aree a forte povertà educativa; approvare una legge quadro del settore del gioco d’azzardo; tutela e sostegno per chi denuncia e rompe con il crimine; politiche inclusive per chi vive in situazioni di marginalità; inserire nell’ordinamento la direttiva sulle querele temerarie.
Reati spia in Campania
C’è un tentativo di smantellare leggi preziose per individuare quei “reati spia” della presenza mafiosa e, a fronte dell’aggravarsi della corruzione, assistiamo a un progressivo allentamento dei freni inibitori sul piano legislativo e dei controlli.
Siamo davanti a una giustizia che da un lato mette in campo leggi rigorose nei confronti degli ultimi, dall’altro lato si presenta con le armi spuntate nei confronti della criminalità mafiosa e dei colletti bianchi.
Libera ha elaborato i dati relativi ad alcuni reati spia (reati di usura, di estorsione e riciclaggio denaro, delitti informatici e truffe e frodi informatiche), reati che possono indicare una possibile infiltrazione delle mafie nel tessuto economico.
Nel 2024 il numero in Italia è di 322.071, pari a 822 reati al giorno, 34 ogni ora. Il 50,4% dei reati sono concentrati al Nord, il 28,1% al Sud comprese le isole e il 21,4 % al centro.
Nel 2024 il dato complessivo dei reati spia in Campania è pari a 27.110: prima regione del Sud e quinta in Italia. In particolare, sono 1577 le estorsioni, 42 i reati di usura, 302 di riciclaggio e impiego di denaro, il picco è sulle truffe e le frodi informatiche (22.489) e sui delitti informatici (2760).
Alla città metropolitana di Napoli va il primato dei reati spia in regione, il 57% del totale, con 15.550 reati (estorsioni 956, usura 26, riciclaggio e impiego di denaro 172, truffe e frodi informatiche 12646, delitti informatici 1750). A seguire c’è la provincia di Salerno, con 4563 reati spia, (estorsioni 234, usura 4, riciclaggio e impiego di denaro 72, truffe e frodi informatiche 3383, delitti informatici 370). A seguire Caserta, con 3692 reati spia, (estorsioni 195, riciclaggio e impiego di denaro 40, truffe e frodi informatiche 3193, delitti informatici 254).
Chiudono Avellino con 2112 reati spia (estorsioni 85, riciclaggio e impiego di denaro 11, truffe e frodi informatiche 1761, delitti informatici 255) e Benevento con 1157 (estorsioni 47, usura 1, truffe e frodi informatiche 983, delitti informatici 126).
Corruzione
La storia del contrasto alle mafie è anche una storia di leggi pensate per colpire in modo sempre più efficace non soltanto i crimini violenti, ma anche i “reati spia” che aiutano la magistratura a individuare la presenza di reti mafiose: dalla corruzione al voto di scambio.
Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024, Libera ha censito 53 inchieste su corruzione e concussione, oltre quattro inchieste al mese, e ad indagare su questo fronte sempre caldo si sono attivate 29 procure in 15 regioni italiane. Complessivamente sono state 642 persone indagate per reati che vanno dall’estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, al voto di scambio politico-mafioso, all’abuso di ufficio (successivamente cancellato) e traffico di influenze.
Su base regionale, la Campania è la seconda in classifica con 10 inchieste e 82 persone indagate. Dati che dimostrano come la corruzione è la vera patologia nazionale, e se rinunciamo a combattere quella, le mafie saranno ospiti d’onore dentro qualsiasi palazzo del potere.
