Si è conclusa ieri con un successo straordinario e un’atmosfera di grande soddisfazione, la manifestazione finale del progetto “Robin Hood” presso l’Istituto Penitenziario di Benevento. L’iniziativa, frutto della preziosa collaborazione tra la Direzione del Carcere e l’Associazione Arcieri del Sannio (FITARCO, aderente CONI), ha visto i detenuti partecipanti al corso di tiro con l’arco mettere in pratica le abilità acquisite, culminando in una gara amichevole e una sentita premiazione.
L’evento ha dimostrato appieno il potenziale rieducativo e formativo del tiro con l’arco, disciplina che, come sottolineato nel comunicato stampa antecedente, favorisce la concentrazione, l’autocontrollo fisico e mentale, e la gestione delle emozioni. I partecipanti, selezionati tra i detenuti comuni, hanno mostrato notevoli progressi e un entusiasmo contagioso, a testimonianza del grande successo riscosso dal corso.
La gara finale ha visto tutti i partecipanti impegnarsi con dedizione, dimostrando non solo le tecniche apprese, ma anche lo spirito sportivo e la capacità di mettersi in gioco. Al termine della competizione, si è tenuta una commovente cerimonia di premiazione che ha visto tutti i detenuti ricevere un riconoscimento per il loro impegno e i risultati raggiunti. La gioia e la soddisfazione sui volti dei partecipanti erano palpabili, a conferma dell’importanza di queste iniziative nel percorso di reinserimento sociale.
La Direzione desidera esprimere la più profonda gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questo successo. Un ringraziamento speciale va al Prof. Palmieri, Presidente degli Arcieri del Sannio, per la sua instancabile dedizione e per aver guidato il corso con professionalità e passione. La sua esperienza e il suo impegno sono stati fondamentali per l’ottima riuscita del progetto.
Un ringraziamento sentito va anche ai due giovani campioni che hanno onorato l’evento con la loro presenza e le loro dimostrazioni, ispirando tutti i presenti: Andrea De Masi, un talento di soli 10 anni, già campione regionale e finalista nazionale della sua categoria, e Antonio Corona, 18 anni, atleta di categoria nazionale. La loro partecipazione ha aggiunto un tocco di eccellenza e ha offerto un prezioso esempio di impegno e successo sportivo.
L’Amministrazione Penitenziaria rinnova l’auspicio che progetti come “Robin Hood” possano continuare a fiorire, contribuendo in modo significativo al percorso rieducativo e culturale delle persone detenute. Eventi come quello di ieri rafforzano la convinzione che lo sport possa essere un potente strumento di crescita personale e di riscatto.
