L’ASD GAR REBAUDENGO è una piccola Società torinese con all’attivo ben 50 anni di storia. Nel 2019 dopo aver effettuato la fusione con la SURVIVOR, ovvero la prima squadra italiana di soli rifugiati, immigrati e senza fissa dimora, è diventata un punto di aggregazione, nel tempo, per oltre 400 ragazzi che, grazie al calcio, si sono integrarsi perfettamente nel tessuto cittadino. Il tutto grazie all’opera dei tanti collaboratori ed esponenti della Società piemontese il cui fine principale, prima ancora del risultato sportivo, è proprio quello di generare integrazione e convivenza. Ad oggi la Società conta più di 300 iscritti, gran parte dei quali sono immigrati o figli di famiglie immigrate. Con la costante passione ed il continuo impegno la Rebaudengo si è trasformata in una vera e propria Accademia Calcistica grazie alla collaborazione con la storica squadra della Pro Vercelli. Ad oggi la prima squadra milita con ottimi risultati in prima categoria.
Presso il centro sportivo Sempione nel corso del corrente mese, precisamente dal 3 al 25 Maggio, per volontà di Edoardo Parrella è nato il trofeo “Memorial Imbriani – Parrella”, dedicato a Jose Parrella, papà di Edoardo e Carmelo Imbriani, mai dimenticato capitano del Benevento Calcio. Le origini sannite di Edoardo, nonché i legami di parentela con Carmelo, hanno fatto si che per un mese si respirasse un po’ di aria sannita anche a Nord del Po’. Josè Parrella è stato una colonna portante dell’Aris (Associazione Istituti socio-sanitari) ed uno dei massimi esponenti della Società svolgendo il suo compito con passione, professionalità e solidarietà. Fra i testimonial dell’evento anche Giampaolo Imbriani, fratello di Carmelo, che ha avuto modo di raccontare le gesta sportive ed umane del fratello, nonché far conoscere alla numerosa platea intervenuta, le iniziative che da oltre un decennio sta portando avanti nel suo peregrinare da un continente all’altro. Il trofeo “Memorial Imbriani -Parrella” è nato per la volontà di unire la memoria l’esempio di uomini che hanno lasciato un segno profondo, che ha visto il coinvolgimento di tanti ragazzi che con il loro entusiasmo e le loro giovani speranze possano continuare a far vivere sogni e valori di persone speciali.. Al torneo hanno aderito i giovani atleti di Società blasonate quali Juventus, Torino, Parma e Como ed ovviamente non poteva mancare la rappresentativa del Benevento Calcio che ha partecipato con entusiasmo all’iniziativa. A rafforzare ancora di più la presenza della rappresentativa giallorossa al Nord, è arrivato anche il simbolo ormai riconosciuto da tutto il mondo sportivo sannita, ovvero la mitica bandiera giallorossa della Curva Sud Benevento, con l’immagine di un esultante Carmelo. La stessa ha fatto bella mostra di se sottol a Mole Antonelliana, come testimonia la foto a corredo dell’articolo. Gesti sinceri e spontanei sia da parte della Società che ha partecipato alla manifestazione, sia del Cuore della Curva Sud giallorossa con l’invio della mitica bandiera, a riprova che le parole di Carmelo ai tempi della sua malattia “ voglio lasciare qualcosa come uomo più che come calciatore”, non sono state dimenticate. Per la cronaca i giovani calciatori sanniti si sono arresi solo in semifinale sconfitti per 2-1 da un coriaceo Torino che ha poi perso la finale con la rivale storica cittadina, ovvero la Juventus.. E’ superfluo dire che la manifestazione è stata riuscitissima. Grazie alla tenacia di Edoardo Parrella e di tutto lo staff del torneo sicuramente il Memorial vedrà la luce anche nei prossimi anni, con l’intento di continuare a trasmettere i valori sani di rispetto, lealtà , integrazione, vicinanza e sorrisi, propri della manifestazione.
Scugnizzo69