Stimatissimo Direttore,
da alcuni giorni una domanda mi rimbalza nel cervello senza risposta; se può ospitarmi, gradirei rivolgerla a lei e agli autori del suo giornale:

Esiste un sistema politico che sia vitale per i poveri, senza essere letale per i ricchi?

Nelle dittature i ricchi hanno il monopolio di tutti i poteri possibili e immaginabili, e sfruttando i poveri si conservano ricchi e potenti quasi per forza d’inerzia.

Invece, nelle democrazie, i poveri sono una schiacciante e immodificabile maggioranza, e avendo il monopolio del potere politico aspirano, se non a diventare ricchi, almeno ad uscire vivi dalla povertà; ma salvo eccezioni, ovunque continuano ad annegare nell’impoverimento senza salvagente.
Come fanno i ricchi a dettare legge e a conservarsi ricchi e potenti anche nelle democrazie, dove il loro potere politico è numericamente insignificante, più di quanto lo è il potere dei poveri nelle dittature?
E come fanno i poveri e la classe media ad impoverire, se da immodificabile maggioranza occupano fisicamente tutte le istituzioni di qualunque democrazia: culturali, legislative, esecutive, giudiziarie?

E ancora, perché i ricchi hanno tanto interesse a consegnare ai poveri il potere politico, da contribuire con una barca di miliardi ad accoppare dittatori, esportare democrazia a cannonate e convertire i sudditi in cittadini sovrani liberi e autogovernanti?

Come fa un popolo Libero che si autogoverna da otto decenni come quello italiano a ridursi nelle condizioni attuali, che definire pietose è persino riduttivo?
I ricchi, da dove traggono tanto inossidabile potere, da galleggiare allegramente, anche dove i poveri autogovernanti annegano per disoccupazione, sottoccupazione e carovita letale come una pandemia?

E non basta, i ricchi sono tanto interessati alle democrazie, che non solo le finanziano, ma le esportano pure a cannonate per abbattere i dittatori, e una volta instaurate, vedi Ucraina, le difendono ad oltranza, e le riforniscono di soldi e armi senza limite di tempo e spesa se un tiranno osa invaderle.
Infatti il presidente Volodymyr Zelens’kyj ha avuto per tre anni dall’Europa e dall’America aiuti finanziari, militari e carta bianca per difendere il popolo ucraino.

La Libia è stata liberata dal dittatore Gheddafi, su iniziativa francese. Ma i francesi, che amavano tanto i libici da liberarli sulla terraferma, se oggi li trovassero su un gommone diretti in Francia per ringraziare i loro salvatori; non si sentirebbero certo in dovere di proteggerli dal rischio annegamento, e men che meno di ospitarli e integrarli sul territorio francese.

È paradossale e inspiegabile che chi ti vuole tanto bene da rischiare vita e portafoglio per liberarti da un tiranno, poi ti voglia tanto male anche solo 24 ore dopo, da lasciarti annegare nel Mediterraneo, se osi imbarcarti per fuggire dalla fame venendo in Europa.

Quale mostruosa formula filosofico-giuridico-finanziaria conserva e accresce a livello planetario il potere e l’arricchimento ad una manciata di trilionari, a spese di 8 miliardi tra poveri e aspiranti ricchi falliti che in qualunque condizione socio politico economica ambientale, impoveriscono e muoiono al pari di animali?

Le democrazie sembrano l’esatto opposto delle dittature, pronte ad arricchire i poveri a spese dei ricchi, ma le armi di distrazione di massa: istruzione e informazione, inducono interi popoli a rincorrere “miraggi”: salario, servizi pubblici, conquiste sindacali e giustizia sociale garantita. Ma sono tutti sogni che finiscono puntualmente in incubi personali o tragedie collettive.
Quattro esempi giusto per chiarire meglio: in Europa la media dei laureati è al 43%, ma lo sfascio è altrettanto crescente a 360 gradi.
Crescono i poveri, i morti sul lavoro, i femminicidi, i servizi pubblici in crisi o smantellamento totale, come sanità, istruzione, informazione, sicurezza e giustizia.
Affidando il risanamento delle dittature alle democrazie o delle democrazie alle dittature, tutto sembra migliorare: ma la qualità della vita per i poveri resta un sogno; mentre è reale e crescente solo per Paperoni. Dov’è il guasto? Nella scienza o nella Finanza?
Ringrazio lei Caro Direttore se vorrà ospitarmi, e chi, trovando incomplete o sbagliate le mie argomentazioni, vorrà onorarmi di una risposta critica e convincente.
pH Pixabay senza royalty

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