Roma, 24 mag. (Adnkronos) – “Il segretario per la sicurezza interna degli Stati Uniti Kristi Noem ha incontrato Piantedosi a Roma proprio il giorno dopo la sua ingiunzione a Harvard di fornire i dati sugli studenti stranieri e la minaccia di revocare i loro visti. Chissà se Piantedosi ha sollevato la questione degli studenti italiani attualmente presenti a Harvard, che non sanno se saranno riammessi a settembre, e quelli in procinto di andare, che non sanno se la loro iscrizione sarà confermata”. Così il deputato di Più Europa Benedetto Della Vedova.
“Una preoccupazione seria che riguarda centinaia di studenti e ricercatori italiani se la misura sarà estesa a tutte le università Ivy League. L’oscura tattica di cacciare studenti e ricercatori stranieri, inclusi italiani, dagli atenei americani fa parte dei “brillanti risultati” citati da Piantedosi, al punto di pensare di fare lo stesso da noi? Molti studenti internazionali ammessi in queste università americane stanno seriamente riflettendo se ripiegare su università europee, un’opportunità anche per l’Italia se solo noi provassimo a rispondere in maniera sistemica”.
“Sul fronte dell’immigrazione – prosegue Della Vedova – c’è da chiedersi se oltre al fantomatico ‘modello Albania’, che finora come previsto ha generato per l’Italia solo un inutile aumento di costi e di contenziosi, Piantedosi abbia sollevato la questione del ‘modello El Salvador’ con le deportazioni senza processo di immigrati dall’America, spesso regolarmente residenti, che ha suscitato sdegno nel mondo proprio grazie alle foto dei deportati incatenati e in ginocchio con Kristi Noem in persona che imbracciava un mitra. Questo – conclude il parlamentare di Più Europa – per Piantedosi è un modello da prendere in considerazione e da importare, visto come esalta l’attuale ‘sinergia di azione’ con gli USA?”
