Quella che si è svolta domenica mattina 18 maggio presso il lago di Telese non è stata solo una giornata di pulizia dei fondali ma una vera e propria festa per la promozione e la sensibilizzazione del senso civico. Nessuno può pensare che 12 sub avrebbero potuto ripulire i fondali del lago ma sensibilizzare i comportamenti scorretti questo sì. In effetti, poi, a veder bene, dai fondali sono stati tirati fuori tutti rifiuti databili agli anni ’70, ’80 e ’90. Pertanto, è anche giusto pensare che determinati atteggiamenti irresponsabili, quali quello del lancio dei rifiuti in acqua sia qualcosa che non appartiene più alla nostra società, se non in misura veramente ridotta.
Il sindaco Giovanni Caporaso ha voluto ringraziare tutte le associazioni coinvolte “in quanto ognuna – ha detto -, per la loro parte ha dato il proprio contributo materiale e immateriale che fosse e, peraltro, per l’ottima realizzazione degli eventi c’è bisogno di tutti, anche di quelli che promuovono e diffondono i comportamenti corretti. L’attenzione alla salvaguardia dell’ambiente è uno dei nostri punti programmatici, il presente e il futuro di Telese non possono prescindere da una visione ecosostenibile”.
Un plauso particolare va sicuramente all’Accademia Subacquei di Napoli che grazie alla loro presenza e professionalità è stato il fulcro dell’evento. I sub sono stati altresì supportati da due barche di cui una del Comitato Lago, acquistata e restaurata anche con i proventi di molti cittadini e una del Comitato Telesia che agisce lungo le sponde del Grassano. E’ del tutto evidente che l’associazionismo telesino ricopre e riveste un ruolo prioritario per la crescita della collettività.
Al sindaco si aggiungono i ringraziamenti del vicesindaco Vincenzo Fuschini che ha coordinato l’iniziativa e che già pensa alle prossime mosse di cui in primis il rifacimento del look del lago. “Sarà un progetto di qualità e non di quantità. Un intervento di riqualificazione ambientale per una maggiore vivibilità delle sponde il tutto in un’ottica di sostenibilità ambientale della risorsa acqua e suolo e se possibile mutuare la stessa fruibilità della pista ciclabile nella convinzione che solo una corretta fruizione può scoraggiare comportamenti scorretti”.
