Roma, 22 mag. (Adnkronos) – “Con la sentenza 68 del 2025 la Corte Costituzionale si è trovata costretta ad affermare un principio minimo di civiltà e di umanità che il Parlamento non ha saputo tutelare: i diritti e gli interessi preminenti di una bambina o di un bambino devono essere sempre protetti e garantiti indipendentemente dalle modalità in cui sia avvenuta la nascita. È esattamente il principio che abbiamo provato ad affermare con una proposta di legge a mia prima firma depositata alla Camera ormai tre anni fa”. Lo dichiara il segretario di +Europa, Riccardo Magi.
“E avevamo ragione anche quando accusavamo il Governo Meloni e il Ministro Piantedosi di fare la guerra ai bambini, punendo loro per colpire le madri. La Corte ha finalmente chiarito che la registrazione all’anagrafe dello status giuridico di figli di chi si è assunto la responsabilità genitoriale, anche nel caso in cui si tratti di due madri, deve essere garantita fin dalla nascita. Impedire questo, come ha provato a fare in questi anni il Ministero dell’Interno, intasando i tribunali con i suoi ricorsi, è gravemente lesivo degli interessi del minore”, conclude Magi.

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