Pompeo Taddeo e Lucia Gentile della CGIL sanità e Giovanni De Luca della UIL chiedono per l’ ennesima volta, un incontro al committente ASL Benevento, in quanto organismo pubblico di affidamento e controllo di un servizio di pubblica utilità come quello del trasporto dei pazienti in emergenza, di estrema importanza per il territorio. In veste di appaltante non può venir meno, dunque, al compito di verificare, in ogni momento, la corretta esecuzione delle norme che disciplinano il capitolato di appalto, dei contratti e degli accordi sottoscritti in sede di contrattazione collettiva, e di applicarne la ratio per tutto quanto di propria competenza. Ci troviamo invece, di fronte ad un muro invalicabile di indifferenza e sprezzo nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici del servizio, che diventa, inevitabilmente e per converso, anche una forma di disinteresse esteso nei confronti dell’ utenza. Tanti sono i temi oggetto delle diverse richieste di incontro vanamente susseguitesi nel tempo, ma oggi siamo particolarmente pronti ad andare oltre il semplice scambio di missive a senso unico, poiché gli addetti al servizio rivendicano il mantenimento del posto di lavoro, del pagamento delle ore lavorate e mensilizzate, secondo quanto stabilito in fase di accordi sottoscritti tra tutte le parti, e questioni tecniche e organizzative tra l’ appaltatore e i suoi dipendenti, non di secondaria importanza. Il tema è quanto mai cogente viepiù dopo che Anpas ha paventato esuberi dinanzi alla mancata copertura economica delle ore lavorate.Tale ultimo sollecito si rende pertanto necessario, al fine anche di intraprendere ulteriori e successive azioni di tutela nei confronti degli operatori ormai stanchi di passare inosservati agli occhi di una istituzione pubblica che, invece, dovrebbe rivestire un importante ruolo di garanzia e di riferimento per la salvaguardia dei propri diritti di lavoratori e lavoratrici ancorchè di utenti e cittadini.
