Roma, 19 mag (Adnkronos) – “Mercoledì scorso in Senato – quando sui forti dubbi di incostituzionalità che a nostro avviso viziano la “Salva-Fugatti”, la legge ad personam fatta in Trentino per consentire la terza candidatura consecutiva al Presidente leghista in carica, presentammo l’interrogazione a mia prima firma nella Commissione Affari Costituzionali – la risposta imbarazzatissima del Ministro Calderoli lasciava presagire lo scontro di potere in atto tra Fdi e Lega per la guida della Provincia Autonoma di Trento, del Friuli-Venezia Giulia e anche del Veneto”. Lo dice il senatore del Pd Dario Parrini, vice presidente della I commissione.
“Uno scontro di bassissimo livello, tutto di poltrone, che è esploso oggi in consiglio dei ministri con la decisione del governo – ineccepibile sul piano giuridico – di impugnare la legge trentina. La Lega ha votato contro nonostante sia ben conscia che la sua posizione è insostenibile. Ma, di fronte a questioni percepite come esistenziali, si sa che Salvini non conosce scrupoli. Ne vedremo delle belle, in questa maggioranza sempre più divisa e sgangherata”, aggiunge Parrini.

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