Presso la sede dell’Ordine dei Medici di Benevento si è svolta una significativa serata unitaria, che ha visto riuniti consiglieri dell’Ordine, medici dipendenti, convenzionati, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali, medici del territorio, specializzandi sotto lo slogan: “INSIEME PER LA PROFESSIONE E IL BISOGNO SALUTE DELLA POPOLAZIONE”.
L’iniziativa del nuovo Consiglio dell’Ordine dei Medici nasce come risposta a una situazione sempre più critica del Sistema Sanitario Nazionale, penalizzato da una governance che privilegia il bilancio rispetto alla qualità e alla sicurezza delle cure, avendo perso il Medico come interlocutore. La crescente burocratizzazione, la mancanza di sicurezza e di tutele sono solo alcune delle cause che stanno allontanando i medici dal sistema pubblico. A forte rischio l’equo accesso alle cure che va garantito a tutti i cittadini senza distinzioni. L’obiettivo dell’incontro è quello ricompattare la categoria medica per affrontare insieme le sfide della professione e la tutela del diritto alla salute dei cittadini. In particolare, si punta a recuperare il rapporto medico-paziente, ridare dignità al lavoro dei medici e instaurare un dialogo costruttivo con i sindacati e le istituzioni.
Erano presenti per l’Ordine dei Medici:
·       Dott. Luca Milano – Presidente
·       Dott.ssa Gabriella Festa – Vicepresidente
·       Dott. Federico Rosa – Tesoriere
·       Dott.ssa Giovanna Bardari – Presidente Commissione Albo Medici
·       Dott. Mario De Vita– Segretario Commissione Albo Medici
·       Dott. Luigi Abbate – Consigliere
·       Dott. Gaetano Beatrice – Consigliere
·       Dott.ssa Rossana De Masi – Consigliere
·       Dott. Pietro Rivellini – Consigliere
Per la Rappresentanza sindacale:
·       Dott. Vincenzo Caruso – FIMP
·       Dott.ssa Gabriella Festa – Federazione CIMO-FESMED
·       Dott. Carlo Iannotti – SMI
·       Dott. Vincenzo Luciani – FIMMG
·       Dott. Alessandro Martoni – FMT
·       Dott. Ermanno Mazza – AIO
·       Dott. Vincenzo Morante – FMT
·       Dott. Pasquale Speranza – CISL Medici
·       Dott. Emilio Tazza – Federazione CIMO-FESMED
·       Dott. Nunzio Varricchio – SUMAI
·       Dott. Enrico Zollo – AAROI
Ha aperto i lavori il dott. Luca Milano, Presidente dell’Ordine dei Medici: “Il nuovo Consiglio Direttivo vuole rappresentare la categoria in modo indipendente e inclusivo, rilanciare il ruolo sociale del medico centrato sull’autorevolezza professionale, inspirare nei giovani l’orgoglio di appartenenza, instaurare rapporti solidi con le istituzioni e i sindacati. La salute è un diritto costituzionale dell’individuo, pertanto la sanità pubblica è un bene comune da difendere a ogni costo, ripristinando un sistema che metta al centro le persone e non gli interessi di pochi. Noi medici chiediamo di essere ascoltati: no a riforme o modelli organizzativi calati dall’alto. L’intenzione dell’Ordine – prosegue – è proporsi quale interlocutore attivo delle Istituzioni aventi responsabilità sanitarie su alcune tematiche oggi particolarmente critiche, sollecitandole ad interventi legislativi e normativi congrui ed incisivi. Nel rigoroso rispetto dei diversi ruoli, il Consiglio considera un valore aggiunto il contributo derivante da un costante confronto con le Organizzazioni Sindacali, soprattutto per meglio recepire le criticità e i bisogni settoriali. La riunione di questa sera è solo il primo passo”.
 
La Dott.ssa Gabriella Festa, vicepresidente dell’Ordine e rappresentante ospedaliero della Federazione CIMO-FESMED: “Il ruolo del medico e la sicurezza delle cure sono tra i principali temi su cui concentrarci. Ce lo ricorda anche il codice deontologico. I tagli al SSN, la riduzione dei posti letto e la carenza di personale sono solo alcune delle problematiche che hanno causato una riduzione dell’offerta sanitaria negli Ospedali italiani. Le scelte strategiche della politica si ripercuotono sul nostro Ospedale, il “San Pio”, ove abbiamo già subito la perdita di punti di riferimento quali la stroke unit e il trauma center, nonostante l’assistenza sia comunque garantita. Drammatica appare, invece, l’attuale organizzazione del presidio di S. Agata de Goti, dove per anni l’offerta sanitaria ha subito drastici tagli che oggi minano la sicurezza delle cure e degli operatori stessi. E’ doveroso trovare prima possibile per questo presidio una soluzione che lo renda quanto più efficiente e decoroso per le necessità del territorio sannita. 
Va, inoltre, incentivata l’interazione tra medici al fine di una proficua collaborazione che migliori la presa in carico del paziente da più aspetti in un continuum tra ospedale e territorio. Il nostro Consiglio Direttivo ha recentemente istituito una Commissione ad hoc a supporto di questa integrazione.”

Il dott. Luigi (Gino) Abbate, consigliere dell’Ordine: “L’Ordine dei Medici deve avere un ruolo centrale nella tutela dell’articolo 32 della Costituzione, che sancisce il diritto alla salute. Propongo una denuncia pubblica della mortificazione del ruolo del medico, sempre più svilito da logiche burocratiche, e della condizione del cittadino, spesso privato di assistenza adeguata. Stiamo subendo una progressiva perdita dell’umanizzazione delle cure, a causa di un modello sanitario aziendalizzato che pone al centro il bilancio (DRG), piuttosto che il paziente. Pericolose sono le disuguaglianze assistenziali tra aree urbane e aree interne. Condanno, infine, la crescente presenza di figure tecniche, anziché mediche, nei ruoli decisionali, con effetti negativi sulla qualità dei servizi sanitari offerti.”
Il dott. Pietro Rivellini, consigliere dell’Ordine: “Ci tengo a ringraziare il Dott. Emilio Tazza per il suo impegno determinato contro la demedicalizzazione delle ambulanze nel territorio sannita. Persistono, comunque, criticità operative, soprattutto nella valle vitulanese, pertanto chiedo a tutti voi supporto per la migliore riorganizzazione possibile del servizio di emergenza in tutta la nostra provincia”.
I rappresentanti sindacali, nel ringraziare l’Ordine per l’iniziativa e il sostegno, hanno tutti dichiarato di fare fronte comune. Ecco le dichiarazioni:
Dott. Vincenzo Morante (FMT): “Nessuna proposta del governo è credibile se ci si dimentica che la sanità medica tutta ha stipendi di fatto fermi da trent’anni. Un adeguamento salariale agli standard europei, di cui rileviamo il triste primato di essere ultimi, è premessa     per ogni forma contrattuale. Lo stipendio dei nostri parlamentari è il più alto in Europa, il nostro è il più basso. Altro punto importante è quello di ridare al medico l’autorevolezza del ruolo, mortificato da una burocrazia sanitaria che ci rende sempre meno empatici nel rapporto medico paziente”.
Dott. Vincenzo Luciani (FIMMG): “La Medicina Generale subisce il peso della digitalizzazione. L’informatizzazione di tutti i processi ha aumentato il carico burocratico, allontanando il medico dai bisogni reali del cittadino. L’Ordine fa molto bene a proporsi come collante tra professioni e sindacati.”
Dott. Nunzio Varricchio (SUMAI): “Le liste d’attesa, il numero elevato di sistemi operativi obbligatori alla prescrizione sia farmacologica che riabilitativa e la burocrazia sottraggono tempo da dedicare al paziente. È necessario, inoltre, coinvolgere i cittadini nelle sfide della sanità.”
Dott. Pasquale Speranza (CISL Medici): “Fondamentale in questo momento è cercare l’unione di tutte le aree mediche, cercare alleanze anche con tutti i cittadini al fine di evitare il depotenziamento e/o lo smantellamento del SSN in tutte le sue forme. Servono urgentemente investimenti reali ed una vera programmazione in tutti i settori; auspicabile l’istituzione a livello centrale di una cabina di regia comprendente tutte le aree mediche attualmente in grave sofferenza.” 
Dott. Vincenzo Caruso (FIMP): “La denatalità, soprattutto delle aree interne come il Fortore, e l’andamento demografico influiscono in negativo sull’organizzazione del lavoro dei pediatri. Rischiamo di avere nei prossimi anni un surplus di specialisti in pediatria rispetto ai pazienti da avere in carico. Manca un servizio di Neuropsichiatria infantile, che in regione Campania, ha come unico riferimento l’Ospedale Santobono, per cui propongo l’istituzione di un servizio di telemedicina per la refertazione degli EEG per i pazienti pediatrici”. 
Dott. Carlo Iannotti (SMI): “Denuncio la mancata programmazione sanitaria, la riforma del Titolo V, la gestione delle case di comunità e considero grave la rigidità nelle prescrizioni farmacologiche. Apprezzo, invece, l’AIR appena siglato in Puglia e credo possa essere un modello per le altre Regioni. Concordo con la proposta dell’Ordine di ristabilire la coesione tra le diverse categorie mediche.”
Il Dott. Emilio Tazza (Federazione CIMO-FESMED – ASL BN): “L’unità sindacale e la sinergia con l’Ordine sono stati determinanti per indurre la ASL a sospendere il progetto originario della totale demedicalizzazione delle ambulanze 118. Giudico molto positiva la decisione del direttore generale della ASL di ripristinare la presenza del medico in ambulanze precedentemente demedicalizzate. La nostra ASL non gestisce ospedali, quindi il 118 rappresenta il suo unico punto di riferimento per le emergenze territoriali. Auspico, pertanto, che il dialogo costruttivo tra le parti possa proseguire nel solo interesse della collettività, che richiede una riorganizzazione quanto più sicura ed efficiente dell’intero servizio di emergenza”. 
Dott. Ermanno Mazza (AIO): “Come odontoiatra apprezzo la sinergia tra medici e odontoiatri del nostro Ordine. Evidenzio il rischio dell’inserimento degli odontotecnici tra le professioni sanitarie e l’uso scorretto dei fondi pubblici per centri privati.”
Ha chiuso i lavori il Presidente dell’Ordine dei Medici, Luca Milano: “Una stimolante soddisfazione per il Consiglio Direttivo dell’Ordine la riuscita di questo incontro, per partecipazione e per obiettivo centrato: compattezza della categoria ed unicità di intenti. Ribadiamo il nostro sostegno e la nostra collaborazione alle sigle sindacali, nel rispetto dei ruoli e delle precipue competenze, ricordando che l’Ordine dei Medici è un organo sussidiario dello Stato. Tra le problematiche emerse questa sera, consideriamo prioritaria la necessità di coltivare un’alleanza strategica medici-cittadini per un obiettivo comune: garantire a tutti sicurezza e umanizzazione delle cure”.
 

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