Roma, 16 mag. (Adnkronos) – “Sin da Orvieto e nelle varie settimane successive, come testimoniano i contributi sul nostro sito, ci siamo concentrati su un giudizio si merito sui quesiti, che è l’unico che per noi rileva. I referendum non sono infatti per noi materia di disciplina di partito o per regolare i conti nei partiti, tar i partiti, tra maggioranza e opposizioni”. Lo scrive Enrico Morando in una lettera agli iscritti dell’Associazione riformista Libertà Eguale.
“Il punto è se essi possano rappresentare una scelta positiva o negativa per l’Italia. Siamo unanimemente giunti ad una valutazione positiva sul quesito cittadinanza e negativa sui quattro relativi al lavoro. Non intendiamo proporre una disciplina di associazione. Valuti ognuno in coscienza se preferisce esprimere questi giudizi condivisi ritirando solo la scheda sulla cittadinanza per esprimere il proprio Sì su quella (come è possibile fare giacché non si è obbligati a ritirare tutte le schede) oppure se oltre a quel Sì si ritenga opportuno votare 4 no sulle altre schede”.
“Dal momento, però, – conclude Morando- che la posizione agnostica del Movimento 5 Stelle sul quesito cittadinanza comporterà che i Sì su quel quesito cittadinanza saranno purtroppo inferiori a quelli sulle altre 4 schede, per quel poco che può dipendere da noi, vi invito comunque a votare almeno quella scheda in modo da ridurre al minimo lo scarto”.
