Milano, 16 mag.(Adnkronos) – L’attenzione al mercato degli Emirati Arabi “da parte nostra è sicuramente di accompagnare le Pmi, per diversificare e attenuare i potenziali rischi derivanti da alcune geografie dove la situazione di instabilità e incertezza può ridurre l’efficacia dei canali di sbocco”. Così Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, nel corso dell’evento Investopia Europe 2025 in corso a Milano.
Gli Emirati Arabi Uniti, dice, “sono un Paese in forte evoluzione, molto concentrato non soltanto su real estate, ma con la voglia di estendere la sua attività alla manifattura e di industrializzarsi in misura maggiore”, afferma. “C’è un’attenzione rilevante perché sono Paesi con una dote finanziaria significativa, con una presenza alto-spendente. Questo sta caratterizzando non soltanto gli Emirati Arabi Uniti ma tutta quanta la penisola arabica e quindi anche per esempio l’Arabia Saudita”, dice ancora.
Barrese esclude però che si possa configurare come un mercato alternativo agli Stati Uniti d’America: “Gli Usa sono il primo Paese per consumi al mondo, il miglior consumatore che ci sia”, afferma Barrese. “Sicuramente non mi aspetto che ci sia una riduzione significativa, dal punto di vista del peso degli Stati Uniti, ma di sicuro allargare il perimetro dei canali di sbocco è un elemento che riduce l’incertezza”, sottolinea ancora. “L’obiettivo su cui puntare è eliminare l’incertezza derivante dalle tariffe e continuare a considerare gli Stati Uniti sicuramente una geografia chiave”, conclude.
