Roma, 15 mag. (Adnkronos) – “Importante la sentenza 64 della Corte costituzionale appena pubblicata sul terzo mandato dei Presidenti di Regione, rispetto alla quale disponevamo sin qui solo di un comunicato stampa. Non solo per aver ribadito la piena costituzionalità e vincolatività di una norma che bilancia la concentrazione dei poteri legata all’elezione diretta, ma anche per quanto fa indirettamente capire sulle necessaria omogeneità in materia di elettorato passivo, diritto fondamentale”. Così il costituzionalista Stefano Ceccanti.
“Infatti nel ripercorrere la propria giurisprudenza la Corte richiama esplicitamente la sentenza sui sindaci sardi in cui in nome dell’autonomia si pretendeva di elevare il tetto dei mandati rispetto al resto d’Italia, pretesa bocciata dalla Corte con la 60/2023. Ad abundantiam la Corte conclude che qualora leggi di questo tipo non vengano impugnate dal Governo, come era successo in precedenza per altre Regioni, la questione può arrivare comunque alla Corte per via incidentale”.
“Il Governo, per ragioni istituzionali e di certezza del diritto, dovrebbe quindi superare prontamente qualsiasi riserva di ragione politica e decidere subito di impugnare l’analoga legge della Provincia autonoma di Trento. Altrimenti ci penseranno i cittadini ad arrivare alla Corte in via incidentale”.

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