Coimbra, 14 mag. (Adnkronos) – Come sottolineato nei Rapporti stilati da Mario Draghi ed Enrico Letta, “occorre porre in campo misure efficaci e allo stesso tempo ambiziose. Ne cito una, che nella sua attualità ed urgenza ben esemplifica le conseguenze della inazione e delle ingiustificate ritrosie a procedere lungo il cammino della integrazione: la difesa comune europea”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiudendo a Coimbra il 18/mo Simposio Cotec insieme al Re di Spagna, Filippo VI, e al presidente della Repubblica del Portogallo, Marcelo Rebelo de Sousa.
“Gli Stati membri -ha proseguito il Capo dello Stato- ne discutono da oltre 70 anni, da quando a Parigi, nel maggio del ’52, venne firmato il trattato che istituiva la Comunità europea di difesa. Questa esigenza veniva rilanciata in forme diverse e meno ambiziose tra il ’98 e il 2000. Non è difficile immaginare quale sarebbe oggi la condizione dell’Unione, di fronte al mutato contesto geopolitico, se avessimo scelto a suo tempo di compiere quel salto di qualità politico nel processo di integrazione”.
“Oggi siamo in ritardo, in rincorsa rispetto agli eventi e dobbiamo di conseguenza avvertirne l’urgenza. Le iniziative avviate in materia dalla Commissione europea -ha concluso Mattarella- sono un primo, fondamentale passo e testimoniano piena consapevolezza della posta in gioco. Rappresentano anche una prova di concretezza, volendo porre a fattor comune strumenti e vantaggi di scala, propri di un ordinamento sovranazionale che già in passato ha dimostrato capacità di adattamento a diverse shock esogeni”.
