Con uno sguardo attento al territorio e una lunga esperienza al servizio delle istituzioni, Giovanni Fischetti si presenta come candidato nella lista Fare Comune per le elezioni amministrative di Sant’Angelo a Cupolo. Originario di Bagnara e appartenente al corpo di polizia penitenziaria, Fischetti porta con sé una visione concreta e partecipativa della politica locale, fondata sui valori della legalità, del decoro urbano e della valorizzazione del patrimonio naturale e umano del territorio. In questa intervista racconta le sue motivazioni, le priorità del programma e il legame profondo con la sua comunità.
L’ intervista.
Come nasce il tuo impegno civico e cosa ti ha spinto a scendere in campo con Fare Comune?
Mi chiamo Giovanni Fischetti, appartengo al corpo di polizia penitenziaria e vivo a Bagnara. Ho scelto di candidarmi per mettere al servizio della mia comunità l’esperienza maturata in anni di lavoro a contatto con le persone e con le istituzioni. Credo nel valore della legalità, del rispetto e nella possibilità di costruire insieme un paese più vivibile, accogliente e curato.
Qual è, secondo te, la priorità più urgente per Sant’Angelo a Cupolo?
La priorità più urgente è migliorare il decoro urbano, restituendo dignità e bellezza agli spazi pubblici, con interventi concreti su strade, marciapiedi, aree verdi e arredi urbani. Questo è il primo passo per rafforzare il senso di appartenenza dei cittadini. In parallelo, va dato sostegno concreto alle associazioni locali, che rappresentano un presidio vitale di partecipazione, cultura e solidarietà.
Cosa significa per te “fare comune”?
Fare comune significa coltivare relazioni, valorizzare ogni contributo e costruire una rete tra cittadini, istituzioni e realtà del territorio. Significa mettere insieme le energie disponibili per realizzare progetti condivisi, dove ognuno si senta parte attiva della comunità.
Hai un’idea o una proposta concreta che vorresti realizzare nei prossimi cinque anni?
Una proposta a cui tengo molto è la valorizzazione del nostro territorio attraverso la creazione di percorsi naturalistici, passeggiate e boschi didattici. È un modo per promuovere uno stile di vita sano, far conoscere le bellezze del paesaggio e sensibilizzare al rispetto dell’ambiente. Questi spazi possono diventare luoghi di incontro, di svago e di apprendimento per tutte le età, dove poter anche promuovere iniziative legate al benessere animale, alla conoscenza della fauna locale e alla valorizzazione delle agricolture locali.
Come pensi si possa ricostruire il rapporto tra cittadini e istituzioni?
Con trasparenza, ascolto attivo e presenza costante sul territorio. Serve un’amministrazione che non solo comunichi ma che sia pronta a dialogare e a condividere le scelte. In questo processo, anche il coinvolgimento delle associazioni può facilitare l’incontro tra istituzioni e cittadini, creando reti solidali e progetti partecipati.
Un ricordo o un luogo di Bagnara che per te rappresenta casa. E perché.
Per me casa è Bagnara, il luogo dove vivo e dove affondano le mie radici. È un posto che mi ha dato tanto, fatto di volti familiari, di legami veri e di una quotidianità semplice ma autentica. Ogni strada, ogni piazza racconta un pezzo della mia storia personale e rafforza il mio impegno per il bene comune.