Roma, 8 mag. (Adnkronos) – “Solo l’Ucraina può definire i termini di un accordo. Difendiamo il diritto internazionale e sosteniamo l’Ucraina. La sosterremo nei futuri negoziati di pace e nell’integrazione nell’Unione europea. Ma non sostituiamo Kiev nelle sue decisioni”. Lo ha detto in un’intervista a ‘Repubblica’ il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, spiegando che “tutti vogliono la pace, ad eccezione forse di Putin. Accogliamo con favore gli sforzi del presidente Trump. Noi stiamo creando una coalizione di volonterosi per fornire reali garanzie di sicurezza all’Ucraina e per evitare che questi negoziati producano solo un breve cessate il fuoco o una tregua. Quando si guarda alla tragedia di Gaza, dobbiamo imparare che un cessate il fuoco non significa pace. A Gaza la tragedia prosegue. Gli ostaggi non vengono rilasciati e la tragedia umanitaria continua. Israele continua ad attaccare il popolo palestinese. Quindi dovremmo evitare questo scenario nel futuro dell’Ucraina”.
“La coalizione dei volenterosi sta lavorando a diversi scenari – prosegue Costa – La prima e più importante garanzia di sicurezza è rafforzare la capacità delle forze ucraine. Poi esiste un secondo livello di garanzia cui siamo disposti a partecipare. Magari non in territorio ucraino, ma al confine della Polonia, della Romania, per agire solo se e quando sarà necessario. Per assicurare la deterrenza nei confronti di Mosca. Ora però è troppo presto per discutere questi dettagli. Se ci sarà un esito positivo, allora sarà indispensabile che la Russia non torni ad attaccare di nuovo l’Ucraina. Vorrei che la pace fosse vicina, ma temo che non lo sia. Tutti i 27 Stati membri hanno concordano sulla necessità e urgenza di fermare la guerra. Tutti hanno condannato l’invasione. Abbiamo approvato sedici pacchetti di sanzioni contro Mosca”.
“Abbiamo imparato che la pace vera senza difesa è un’illusione – dice ancora il presidente del Consiglio europeo – Se la pace è solo un breve cessate il fuoco, allora rischiamo solo di dare più tempo alla Russia. Per i progressisti è importante il rispetto del diritto internazionale, della sovranità e dell’integrità territoriale. Se permettiamo a un paese membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, di non rispettare il diritto internazionale, quale messaggio inviamo a chi in tutto il mondo non rispetta la legge? Se vogliamo la pace non solo in Ucraina, ma nel mondo, dobbiamo garantire che il diritto prevalga e che l’aggressore non possa essere ricompensato”.
