Per Teri fu una giornata indimenticabile essendo sempre sola a casa e sui monti, quando portava il gregge al pascolo non le restava che fantasticare su quello che avrebbe potuto vivere in futuro.
Gino, intanto, tornò a casa.
Era stracarico di doni che sua zia mandava alla famiglia, gli regalava sempre di tutto : formaggi, vino, salumi e qualche soldo come mancia per i suoi figli, arrivò giusto a ora di pranzo e si mise subito a tavola con la famiglia.
La moglie, naturalmente gli chiese come stava la zia e lui rispose che stava bene sia di salute che economicamente, avendo affittato un terreno di sua proprietà, ma la notizia principale fu quella del suo incontro con Roberto.
Sapete, raccontò, che alla festa ho visto Roberto, il figlio di Minozzi, era a passeggio con un tipino dai capelli rossi che non finiva più, veramente una bellissima ragazza e a sentire quella notizia, Ester esultò, il suo cuore ebbe un sobbalzo di felicità.
Era sempre stata innamorata di Roberto e lui l’aveva sempre respinta, si rodeva dalla gelosia quando lo vedeva con Katia e, naturalmente, appena finito di pranzare, corse di volata dalla sua amica fidata a raccontare la novità e così, in men che non si dica, lo seppe tutto il paese.
I lavori in campagna erano al culmine, così il padre di Katia si recò alla camera del lavoro per assumere dei braccianti e, fra questi c’era pure “donzelletta”, un giovinastro tutto muscoli e niente cervello, il quale, era stato soprannominato così sui banchi di scuola perché, quando l’insegnante aveva dato per compito lo studio a memoria del “sabato del villaggio” di Giacomo Leopardi, lui non riuscì a farsi entrare nella zucca il testo, oppure più semplicemente non l’aveva studiato, così, al momento dell’interrogazione, si fermò a “la donzelletta” e gli rimase addosso quel soprannome.
Aveva però una dote, se così si può chiamare, era più pettegolo di una donnicciola da strapazzo, sapeva tutto di tutti e saputa la novità dalla sua vicina di casa Ester, che si era premurata con gusto di mettertelo a conoscenza, aspettò Katia al ritorno dalla campagna, la salutò :- Heilà ! Ciao! Ma lo sai che hanno visto il tuo Roberto in montagna a passeggio con una bellissima rossa, che si stavano gustando un gelato insieme e se la ridevano felici?
Inutile dire che lo fece con soddisfazione, lui arido e ignorante, godeva nel veder qualcuno soffrire, sapeva perfettamente di ferire nell’orgoglio un cuore innamorato.
Per quanto si sentisse sicura di Roberto, Katia ebbe una fitta al cuore, non sapeva che si trattava della sorellina di Mario, una mocciosa cresciuta talmente in fretta da mostrare qualche anno in più di quelli che aveva, le era bastato sentire le parole di quel pettegolo per sentirsi spezzare il cuore, tuttavia ebbe la forza di rispondergli :- beh, morto un papa, se ne fa un altro. Ma quando, la sera, si ritrovò da sola, si sedette sul vecchio pozzo e sfogò il suo dolore piangendo, poi, guardando in cielo la sua stella che, attraverso le lacrime sembrava più luminosa, disse : bugiarda! Sei bugiarda anche tu, devo convincermi che il mio è un povero amore!
Prese così la decisione di non scrivere più lettere d’amore a Roberto, ma solo qualche cartolina, in attesa del suo ritorno e andò in paese per acquistarle…… E incontrò Ester, sembrava che la stesse aspettando, la fermò e disse : sai, mio padre…… Katia la fermò, era tanto in collera che non le lasciò finire il discorso, sì lo so, rispose, e sai cosa ti dico? Che quando tra due fidanzati non ci sono stati altro che baci, una pulita alla bocca e vai dove ti pare, mentre qualcun altra, so di certo che non può dire altrettanto! Lasciò Ester di sasso a rodersi dalla rabbia per non aver avuto la soddisfazione che voleva.
Roberto finalmente ritornò, era completamente ristabilito ma era impaziente di sapere il perché di quelle cartoline da parte di Katia, voleva una spiegazione e la sera stessa si recò a casa della sua amata.
Quando ebbe salutato tutti e raccontato qualcosa del suo soggiorno in montagna, invitò Katia ad uscire e, una volta soli, le disse : adesso mi devi spiegare….. Eh no caro mio, lo interruppe Katia, sei tu che mi devi spiegare perché eri in compagnia di una bellissima ragazza dai capelli rossi!!!
Roberto si mise a ridere, era Teri, la sorellina di Mario! Sembra grande ma è solo molto sviluppata per la sua età, non ha ancora 15 anni!
Si abbracciarono sollevati dal dissolversi dei dubbi che li avevano tormentati in quegli ultimi giorni di distacco e si scambiarono ancora una volta la loro promessa d’amore, più forte dopo la brutta esperienza.
Ester ha voluto vendicarsi perché non l’ho mai voluta, una triste vendetta la sua che è servita solamente a rafforzare il nostro amore e suggellarono quel momento con un lungo bacio, tanto sospirato nel periodo di lontananza,poi raccontò a Katia di quanto tutti gli avessero voluto bene concludendo con un augurio a ciufforosso di trovare tanta felicità.
Quando c’è il vero amore, le nubi si dissolvono in fretta ma il cielo della vita non è mai sgombro dalle nubi.
.. continua….
Ph Letizia Ceroni