Milano, 6 mag. (Adnkronos) – E’ stata disposta per venerdì 9 maggio l’autopsia sul corpo della donna uccisa a Settala (Milano), con almeno 15 coltellate, dal marito Khalid per il quale il gip di Milano Emanuele Mancini ha convalidato l’arresto lasciando il 51enne dietro le sbarre del carcere di San Vittore. L’uomo, assistito dall’avvocato Giorgio Ballabio, ieri – durante l’interrogatorio di convalida – ha sostanzialmente confermato il delitto compiuto in “uno stato di ira – a suo dire – provocato dalle minacce rivoltegli dalla moglie di denunciarlo ingiustamente”.
Contro l’uomo – con problemi con l’alcol – sussiste “un quadro di elevata gravità indiziaria” scrive il giudice nel provvedimento con cui conferma il carcere per l’uomo.
“Nessun dubbio può sussistere in merito alla corretta individuazione dell’autore dell’aggressione: sia la figlia della vittima (presente in casa, ndr) riferiva agli operanti intervenuti che il padre avesse ucciso la propria madre sia lo stesso indagato ha ammesso di aver colpito la moglie in uno stato di ira con un coltello, inferendole almeno un colpo al corpo e, in ogni caso, non negando gli ulteriori 14 colpi risultanti dalla documentazione medica, ma limitandosi a riferire di non ricordarli” conclude il giudice.

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