Preso alla sprovvista dallo spettacolo inusuale delle due sedie contrapposte nella Basilica di San Pietro, il mondo dell’informazione “ha promosso a prescindere” Trump e Zelensky “promotori di pace“. Come se in tempo di guerra la pace dipendesse non da chi compie i massacri, ma da chi li subisce.
Il merito della Pace, se e quando ci sarà, sarà dei soggetti che hanno scatenato la guerra a tempo indeterminato: Putin e Netanyahu se vorranno posare le armi e indietreggiare.
L’unica mossa politica veramente utile alla pace, sarebbe stata congelare i mandati di arresto internazionale per rendere Putin e Netanyahu liberi di partecipare ai funerali del Papa e incontrare chi si propone da erede morale del suo pacifismo. Posto che il Papa non controllava fedine penali e dialogava con tutti.
Forse il “congelamento” non è giuridicamente ammesso; ma conservando operativi quei due mandati hanno impedito a Putin e Netanyahu di arrivare a Roma, partecipare ai funerali, e incontrare Trump e Zelensky sotto gli occhi giornalistico televisivi della comunità mondiale.
Forse il “congelamento” non è giuridicamente ammesso; ma conservando operativi quei due mandati hanno impedito a Putin e Netanyahu di arrivare a Roma, partecipare ai funerali, e incontrare Trump e Zelensky sotto gli occhi giornalistico televisivi della comunità mondiale.
In questo modo, attori finti e comparse vere invece di borbottare tra loro senza conclusione, si sarebbero potuti trovare faccia a faccia coi “Due Registi della guerra”, Putin e Netanyahu e nessuno avrebbe potuto fare della trattativa di pace, l’ennesima inutile sceneggiata.
Come si fanno da tre anni, parlando ogni giorno di pace, ma inviando armi e soldi agli eserciti, svuotando arsenali e producendo alacremente mezzi di morte sempre più sofisticati per riempirli.
I droni sono stati inventati ieri (hanno ancora il cordone ombelicale attaccato) e sarebbero enormemente utili per usi civili, ma da tre anni sono arruolati e spediti al fronte a migliaia se non a milioni per portare morte e distruzione.
Abbiamo ovunque guerra e vittime, ma non abbiamo un solo carnefice, tutti recitano la parte di vittima o di fallito promotore di pace come Trump che aveva promesso la pace in 24 ore; come fa Zelensky che vuole la pace ma dopo aver sconfitto Putin e magari pure conquistato la Russia, o come fa Putin che dice di aver invaso l’Ucraina perché minacciato dall’Ucraina e dalla NATO. Tutti macellai in camice bianco candido camuffati da vittime. Anche il povero Netanyahu fa la guerra con l’alibi di ferro di non averla iniziata lui.
Se ci fosse stata la terza e quarta sedia al centro della Basilica di San Pietro, e sotto l’occhio “scrutatore e analista” dell’opinione pubblica mondiale, nessuno avrebbe avuto l’alibi per sottrarsi alla propria responsabilità morale, senza aver firmato la fine della guerra, o un decente cessate il fuoco.
Peccato che al mondo tutti i potenti guerrafondai giurano da millenni di non volere la guerra, mentre continuano a produrre, vendere ed inviare armi al fronte per assicurare continuità di distruzione e morte.
Perché in soldoni significano: profitti immediati da commercio di armi necessarie al cannibalismo attuale della guerra, e decennali profitti futuri di appalti da ricostruzione.
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