Roma, 3 mag (Adnkronos) – Sarti e presepi viventi. Ma anche sentimenti e calligrafia. Fino al panettone. Tutti, questo è chiaro, parte fondamentale del “patrimonio nazionale” declinato nei termini più ampi: “storico”, “culturale”, “artistico”, “economico” ma anche “immateriale” o addirittura “demoetnoantropologico”. E tutti meritevoli di una ‘Giornata nazionale’, almeno a giudicare dalle proposte di legge depositate in Parlamento da deputati e senatori.
Da quest’anno, per esempio, nel nostro calendario bisogna segnare con il circoletto rosso la data dell’11 novembre, Giornata nazionale degli abiti storici. A pensarci è stata la senatrice di FdI Anna Maria Fallucchi, promotrice di una legge approvata l’8 aprile scorso. “La Repubblica riconosce e promuove la cultura e l’eredità degli abiti storici”, si legge nel testo. Abiti storici utilizzati anche per “giochi storici”, da “bande musicali e majorette”, in “esibizioni degli sbandieratori e dei tamburini nonché delle rievocazioni presepiali, come rappresentazioni viventi della Natività”.
Tra Camera e Senato le leggi che mirano a istituire una Giornata nazionale non si contano. Alcune sono dedicate alle malattie rare, ai tumori, agli internati nei campi di concentramento e tante altre cause molto sentite. Tra le tante, Paolo Emilio Russo (FI) ha promosso l’istituzione della ‘Giornata nazionale in memoria dei giornalisti uccisi a causa dello svolgimento della loro professione’.
(Adnkronos) – Monica Ciaburro (FdI) ha invece firmato la legge per l’istituzione della ‘Giornata nazionale della scrittura a mano’. “Il coordinamento tra l’azione delle dita, del polso, delle braccia, la memoria, la vista e l’attenzione richiesto dalla scrittura grafica in corsivo è tale da stimolare il pensiero logico-lineare”, si spiega nella relazione allegata al testo. Tra gli obiettivi della legge c’è anche la presentazione dell’istanza “per il riconoscimento della scrittura a mano come patrimonio dell’umanità”.
Luca Squeri (FI) punta invece all’istituzione della Giornata della ristorazione, “che ricorre annualmente il terzo sabato del mese di maggio”, spiega la legge che dispone anche “il conferimento di dieci medaglie agli imprenditori del settore della ristorazione che si siano contraddistinti per meriti negli ambiti della sostenibilità, dell’inclusione, dell’innovazione, della sicurezza e legalità e dell’immagine”.
Della ‘Giornata nazionale dell’educazione ai sentimenti’ si occupa la proposta firmata da Francesco Borrelli (Avs), mentre Federica Onori (Azione) ha pensato alla ‘Giornata nazionale dedicata alla celebrazione delle donne protagoniste del mondo del fumetto’, con una Pdl che ha riscosso un successo trasversale e ottenuto le firme anche da esponenti M5s e Pd. Con il torinese Fabrizio Comba (FdI) si cambia campo, la sua proposta punta a riconoscere il 29 maggio come “Giornata nazionale in memoria delle vittime della strage dello stadio Heysel di Bruxelles”, una pagina buia del calcio mondiale e della storia della Juventus in particolare.
(Adnkronos) – E che dire della proposta di Massimo Milani (FdI)? Mira alla “Giornata nazionale del riciclo della carta”, il 18 settembre, con il “coordinamento delle varie attività nell’ambito del festival ‘Cortile di Francesco’ organizzato dai frati del Sacro Convento di Assisi”. E perché, l’ecospirituralità? Intesa come “un’esperienza di tipo globale, che comprende tanto la ricerca interiore di una propria intima esperienza della natura reale dell’esistenza quanto il rapporto, conseguente all’esperienza acquisita, con l’ambiente in cui si vive”. Non merita una Giornata?
Ci ha pensato Carmen Di Lauro (M5s) con una proposta di legge che prevede, tra le altre cose, che il 16 aprile si potranno “promuovere corsi, stage dimostrativi, seminari volti a scoprire questo antichissimo strumento che ha il potere di ristabilire l’armonia degli individui, anche nel rapporto con l’ambiente”. Domenico Furgiuele (Lega) ha invece pensato ai sarti, con la Giornata nazionale della sartoria tradizionale. “Per questo siamo unici al mondo. Serve quindi ricordarlo, comunicarlo, rafforzarlo. La sartoria italiana è, infatti, l’ennesimo frutto del genio italiano, nel quale convergono gusto, tecnica, radici, arte, artigianato e tradizioni”, spiega nella relazione al testo. La data scelta è il 13 novembre, giorno di Sant’Omobono: “Santo di Cremona, sarto e commerciante di stoffe, che è venerato dai sarti come Santo protettore”.
Ma, forse, il primato della giornata più popolare rischia di accaparrarselo a mani basse la Pdl di Daniela Dondi (FdI), che ha proposta la Giornata nazionale del panettone. “In considerazione di ciò che rappresenta il panettone per la nostra Nazione, si ritiene necessaria una maggiore tutela e valorizzazione di tale prodotto”, scrive la Dondi che per celebrare quello che definisce “il dolce emblematico che incarna lo spirito del Natale” ha proposto come Giornata il 24 luglio.
