Roma, 2 mag. (Adnkronos) – “Ogni mese escono i dati Istat sull’occupazione, e ogni mese si assiste alla stessa storia: se l’occupazione cresce, partono i comunicati di lode al governo, se l’occupazione cala, come avvenuto a marzo, tutti zitti”. Così in una nota Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro nella segreteria nazionale del Pd.
“Né in un caso né nell’altro ha però senso commentare le piccole variazioni mensili. Molto più importante è guardare ad un periodo più lungo. Nell’ultimo anno l’occupazione è cresciuta di 450 mila occupati (quasi la metà del milione complessivo di cui si vanta Meloni), ma la composizione per età è impressionante: 496 mila lavoratori fra i 50 e i 64 anni di età in più, e 76 mila lavoratori fra i 15 e i 34 anni in meno! E non è colpa solo della demografia. Al netto degli effetti demografici (dovuti all’invecchiamento della popolazione) il dato persiste: +3,5% l’occupazione degli over 50, -1,8% l’occupazione dei giovani sotto i 34 anni”.
“La forza lavoro invecchia molto di più della popolazione. I giovani entrano sul mercato del lavoro con contratti precari che li inchiodano al palo per anni o emigrano, alla ricerca di condizioni di lavoro migliori. La propaganda ha il fiato corto: salario minimo subito e lotta alla precarietà, a partire dal Si ai referendum dell’8-9 giugno, sono risposte ineludibili”.
