Di Letizia Ceroni 

Ci troviamo in un momento storico in cui ci sarebbe bisogno di ideologia e, proprio per questo motivo, si stanno mettendo in atto misure preventive per soffocare in anticipo ogni tentativo di costruirne una.
Troppo tempo è passato da quando, in particolare i giovani, l’avevano e lottavano per essa, per cambiare il mondo, e troppo tempo è passato da quando si avevano figure carismatiche di riferimento, ora tutto si è spento, utopia, ideologia, i leader delle rivoluzioni se ne sono andati tutti, tutto si è adagiato, la fata Morgana della tecnologia della comunicazione ha incantato e trascinato verso l’apatia, costruendo nuovi ideali astratti come il miraggio di un’oasi nel deserto ed ora, siamo diventati schiavi della realtà virtuale.

Si era lottato per un futuro migliore, per acquisire diritti che permettessero una vita dignitosa e in un certo senso, si erano ottenuti.

Cosa è successo? Niente.

Appunto, niente si è più mosso, una volta ottenuta una parvenza di benessere, tutto si è fermato, forse con la convinzione che nessuno avrebbe tolto i diritti acquisiti, ma non è stato così.
Mai abbassare la guardia, anche, e oserei dire soprattutto, in tempi di benessere e tranquillità, non abbiamo imparato dalla storia che dormire sugli allori non può portare nulla di buono.

Ci siamo cascati come le pere cotte.
Un giorno, qualcuno ha iniziato a fornire più spettacolo, più intrattenimento, molti canali televisivi che davano la possibilità di passare il tempo ad ogni ora del giorno con trasmissioni per ogni gusto….. e con molta pubblicità….

La trappola del consumismo si era attivata, era entrata nel quotidiano e tutti ci siamo lasciati intrappolare, inutile dire “io no” ci siamo cascati tutti e ci siamo messi le ideologie in tasca.

Del resto, come si faceva a non farsi coinvolgere dalla novità? Gente sempre allegra, la felicità del poter avere oggetti magari inutili ma che, se fanno felice la donnina della pubblicità, farà sicuramente felice anche me, le pinup semivestite ed ammiccanti erano uno spettacolo abbastanza coinvolgente, prima di allora, le vedevi solo sui librettini profumati che dava il barbiere.
Non ce ne siamo accorti.

Ora si sta attuando una manovra per eliminare le ideologie perché creano liberi pensatori, spine nel fianco di ogni forma di potere.

Chi segue un’ideologia pensa, ragiona, elabora e difficilmente si fa incantare dalle distrazioni di massa, quindi, per chi ha intenzione di instaurare una forma di dittatura, diventa pericoloso.
Ma, una cosa che chi aspira al potere non considera mai è che l’ideologia si può assopire ma non per sempre, ci sarà sempre qualcuno che un giorno la risveglia, a poco a poco ed a quel punto, non si può fermare.

Stanno creando un mondo distopico, ci aspettano tempi oscuri ma, nonostante tutto, non voglio perdere la fiducia nei giovani, spero che riescano a riscattare il loro futuro nonostante i grandi ostacoli che gli si stanno parando davanti.

La storia insegna, non è mai ferma ma in eterno movimento come il flusso e il riflusso delle onde del mare ed è stata testimone della costruzione e della fine di ogni grande impero e di questo dovrebbero ricordarsi coloro assetati di potere assoluto che si autoconvincono di poter avere il dominio incontrastato su ogni cosa, vivente e non.

Ma bisogna fare molta attenzione.
L’ideologia può essere un’arma a doppio taglio.

Se da un lato è la componente importante di ogni grande movimento di massa per rompere le catene imposte da governanti avidi e senza scrupoli, può essere anche l’arma usata dagli stessi per creare nuove prigioni, perché, se la prima è libera e si può espandere e creare aggregazione, unità e dialogo costruttivo, la seconda è chiusa, stretta in regole ferree che vanno seguite alla lettera da chi aderisce quindi atta a soffocare ogni libero pensiero e a condannare severamente chi si azzarda ad uscire dai parametri.

Proprio per questo motivo, oggi si cerca di mettere in atto misure per soffocare in anticipo ogni nascita di pensiero ideologico che possa contrastare il potere, e non a caso si inizia dalla scuola.

 

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