L’ editoriale del Direttore Daniela Piesco
Immaginatelo: l’Angelo della Storia( tratto dal quadro Angelus Novus di Paul Klee) di Walter Benjamin – l’ebreo in fuga che scelse la morte piuttosto che i nazisti – fissare l’abisso del passato. Vede un’unica, mostruosa catastrofe. Una montagna di macerie che cresce a dismisura. Vorrebbe fermarsi, raccogliere i frammenti, riparare l’irreparabile. Ma un vento violento, spietato – il cosiddetto Progresso – lo sbatte in avanti, verso un futuro che è solo fuga.
Benjamin ci svelò l’inganno: il Progresso non è una dolce ascesa, ma una corsa cieca che semina rovine. Oggi, quell’angelo piange lacrime di fuoco. La sua tempesta non è fatta solo di bombe, ma delle nostre piccole, miserabili menzogne.
Primo Schiaffo: Il Manto della Madonna e le Bande della Ignoranza.
Antonio Tajani, Ministro degli Esteri, si erge a profeta del nulla. La bandiera UE? “Blu come il manto della Madonna!”, tuona. Le stelle? “Le dodici tribù d’Israele!”. Paccottiglia pseudo-mistica. Una fandonia che non trova eco in un solo trattato, in un solo documento ufficiale. Eppure, spacciata come verità assoluta. Tajani impasta cattolicesimo kitsch, folklore da sagra e bibbia da discount, e lo serve al popolo come cibo avvelenato. Il vento del Progresso ora è fetido: è l’alito stantio di chi pontifica senza sapere, senza studiare, senza vergogna. Tra le macerie che l’angelo osserva, una nuova polvere luccica al sole: è la dignità intellettuale, frantumata da un post su Facebook.
Secondo Schiaffo: Il Parlamento è Chiuso per Ferie… Mentre Voi Crepate.
Mentre l’Italia reale – operai, commesse, precari – suda sangue per contratti da fame, turni disumani, insicurezza che rode l’anima, i nostri deputati hanno un problema serio: la “settimana corta”. Il venerdì libero. Un lusso impensabile per chi si spezza la schiena. Il Paese chiede pane, lavoro, rispetto. La politica, barricata nei suoi palazzi dorati, risponde con la soluzione alle “difficoltà logistiche”. Come se Montecitorio fosse un circolo di bocce, non il cuore (sofferente) della democrazia. L’angelo, già sommerso dalle rovine della Storia, inala ora un altro veleno: il fumo grasso dei sigari di chi si ritaglia il weekend lungo, lontano dalla noiosa seccatura di governare.
Terzo Schiaffo: Binari di Cartapesta e l’Emozione di Essere Fregati.
“L’emozione di essere italiani!” sbandiera FS. Spot patinati: ponti maestosi, binari che luccicano, sorrisi smaglianti, tramonti da cartolina. “Ferro che corre, collega, resiste!”. Un’epopea. Peccato che nella realtà quel ferro si arrugginisca fermo. Che le coincidenze siano miraggi. Che i treni regionali siano forni crematori d’estate e ghiacciaie d’inverno. Che migliaia di pendolari conoscano solo l’umiliazione dei ritardi cronici, degli annunci incomprensibili, del disprezzo mascherato da servizio. L’angelo vede anche questo: lo spot che vende un paese fantasma. Un’Italia perfetta solo nello schermo di un cinema o nella testa di un pubblicitario strapagato. Vede la dignità calpestata, sacrificata sull’altare di una “resilienza” di plastica che puzza di marketing menzognero.
Il Progresso? Un Baratro in Frac.
L’angelo non vuole più volare. Non per impotenza. Per nausea. Nausea di farsi spingere da questa tempesta di fandonie chiamata Progresso. Dal manto mariano inventato, ai parlamentari in cerca del ponte, alle favole ferroviarie: ogni nuova maceria è la prova che il nostro “avanzare” è solo un precipizio truccato a festa.
Ma nell’Occhio del Ciclone, un Fremito…
Eppure, contro ogni disperazione, l’angelo – l’umanità, la memoria, la coscienza – scorge qualcosa di inatteso. Non è un partito. Non è una bandiera. È un sussulto. Un brivido collettivo che diventa urlo muto. È la ribellione al mito assassino del Progresso cieco. È la mano che si rifiuta di firmare la menzogna. Lo sguardo che sfida il potere. Il passo che si pianta davanti alla tempesta, e dice: “No. Non con me”.
Questa è la nostra unica, disperata, bellissima speranza.
pH Wikipedia Angelus Novus è un acquerello dipinto nel 1920 da Paul Klee, conservato presso il Museo d’Israele, a Gerusalemme.