Roma, 9 giu. (Adnkronos) – “La soglia del referendum era il 50%, il resto non conta. Noi abbiamo sempre sostenuto che erano migliori le leggi vigenti di quelle che sarebbero uscite fuori da questo referendum abrogativo. C’erano molte contraddizioni. Alcuni dei proponenti di questo referendum sono parlamentari o dirigenti del Pd che sono stati anche elettori delle leggi, come il Jobs Act, che in parte si chiedeva di abrograre. Indebolendo la forza della proposta. È legittimo promuovere il referendum, ma è altrettanto legittimo avvalersi del quorum. Quanto alla diatriba giuridica sul dovere o non dovere di votare, come hanno spiegato alcuni giuristi, se i costituenti hanno inserito il concetto del ‘quorum’, hanno implicitamente consentito la scelta anche di partecipare o meno”. Così il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri ospite a Rai Radio 1.
“Io non mi proclamo vincitore per il fatto che non sia stato raggiunto il quorum –ha aggiunto- Sono dispiaciuto per i soldi che ci hanno fatto spendere per una consultazione che tutti sapevano non avrebbe raggiunto il quorum e per fare un congresso postumo del Pd in cui alcuni hanno promosso l’iniziativa contro quello che avevano votato. Sarebbe stato meglio dare quei soldi alle associazioni, al volontariato, ai ragazzi di Caivano che si stanno organizzando per fare iniziative sportive. Il Pd della Schlein ha fatto spendere un sacco di soldi per una consultazione che tutti sapevano non avrebbe raggiunto il quorum”.

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