Di Roberto Fronzuti 

Figlia naturale del cardinale Rodrigo Borgia papa Alessandro VI, fu data in sposa dal padre per ben tre volte

Donna Lucrezia è vero che lasciò il mondo in odore di santità?

“Certo che sì. Lasciai questa valle di lacrime a soli trentanove anni, dopo una vita inquieta in balia delle brame di potere di mio padre e di mio fratello. Negli ultimi dieci anni indossai il cilicio”.

Quando e con chi si sposò?

“Mi sposai a ventuno anni con Alfonso d’Este. Alfonso non era presente. Ed il matrimonio avvenne per procura. La festa per le nozze le facemmo lo stesso: furono favolose. Questo fu il terzo matrimonio però. Io mi sposai per la prima volta a soli tredici anni con Giovanni Sforza, Signore di Pesaro. Poi per ragioni essenzialmente politiche, mio padre mi fece sposare una seconda volta col principe di Bisceglie. Il matrimonio terminò con la morte di lui: fatto regolarmente fuori da mio fratello Cesare, il Duca di Valentino. Lo fece strangolare. Fui così sconvolta dal fatto che chiesi ed ottenni da mio padre di ritirarmi presso il castello di Nepi”.

Quando e da chi nacque?

“Ebbi i natali probabilmente a Roma il 18 aprile 1480. Mio padre era il cardinale Rodrigo Borgia il futuro papa Alessandro VI e mia madre era Vannozza Cattanei, sua amante. Trascorsi l’infanzia a Roma e fui educata presso il collegio-monastero di San Sisto ove appresi le lingue, la musica, la danza e un po’ di cultura generale”.

Com’era fisicamente? Si parla di una sua certa irresistibile avvenenza…

“Ero carina, con capelli lunghi e biondi. Ma i tratti del viso erano quelli di mio padre, un poco pesanti: mento sfuggente, naso carnoso, occhi bovini”.

Ma torniamo al suo terzo matrimonio. L’unione con Alfonso d’Este fu almeno quella felice?

“Un gran soldato, un condottiero impavido e sicuro di sé. Però era un gran donnaiolo. Col tempo trovammo una certa serenità e la nascita dei figli fortificò il nostro rapporto”.

Quanti figli ebbe?

“Sei, cui dedicai gran parte del mio tempo. Che non era molto perché desideravo anche tenere salotto con letterati, artisti, filosofi, musicisti. Era quel mio salotto una specie di palestra in cui si svolgevano esercizi culturali di grande interesse”.

E i rapporti con il popolo?

“Avvertivo che mi voleva bene anche perché lo proteggevo. Non negavo il mio aiuto a nessuno di quelli che si rivolgevano a me o che io sapevo avessero bisogno”.

Non si è mai ribellata ai maneggi politici che si perpetravano sulla sua persona da suo padre e da suo fratello?

“No. Non ho voluto mai protestare più di tanto per non creare loro ulteriori difficoltà. Erano tutti e due dei megalomani e in quanto tali avevano molti nemici e molti guai. La fede però non mi venne mai meno.
Sopportai tutto con paziente cristianità anche se molto inopportunamente la storia mi ha addossato atteggiamenti e comportamenti assolutamente non attribuibili alla mia persona. Nelle ultime settimane di vita, quando la setticemia, dopo l’ultima gravidanza, mi ha portato alla morte non avevo che trentanove anni. Me ne andai consolata fino all’ultimo da Alfonso che mi piangerà per i miei buoni costumi soprattutto”.

Da quanti anni suo padre era calato nella tomba?

“Da tredici e mio fratello da dodici”.

Serba loro rancore?

“Solo per il fatto che la loro pessima reputazione nocque alla mia, facendomi passare per quella che assolutamente non fui. Perché fui solo uno strumento politico e in mano ai loro intrighi. Questa è la verità… e gli storici ne tengano conto”.

Un’ultima domanda. Correva voce su presunti rapporti incestuosi ch’ebbe con suo padre, papa Borgia. È una domanda provocatoria ed indelicata ma ho dovuto formulargliela, vista la convinzione espressa da alcuni storici in proposito.

“Convinzione assolutamente fuori posto. È vergognoso solo pensarlo. È vero che mio padre provava particolare affetto verso di me perché era ben cosciente di avermi ripetutamente impiegato per i suoi progetti politici. Pur essendo assiso sul soglio di Pietro mio padre non riusciva a tenere a freno le sue pulsioni sessuali, ma nessun rapporto incestuoso è avvenuto e neppure accennato. Mio padre aveva molti nemici e veniva attaccato continuamente anche con la calunnia più volgare.
Devo ammettere peraltro che la corte papale era corrotta e nepotista. Ricordo che uno dei suoi critici più acerrimi fu quel frate di Ferrara, Gerolamo Savonarola. Da Firenze, ove viveva ed agiva, partivano accuse circostanziate e pesantissime verso il papa e la sua corte. Esagerate in qualche caso, ma in gran parte del tutto fondate. Mio padre reagì nel peggiore dei modi: lo fece impiccare e poi bruciare. Metodi violenti e non condivisibili, peraltro praticati anche da Cesare, mio fratello. Entrambi vivevano per mantenere ad ogni costo il potere e possibilmente per potenziarlo. Il sangue dei Borgia ribolliva di ambizione incontrollabile. Questa è una verità incontestabile”.

In effetti Lucrezia Borgia, figlia naturale del cardinale Rodrigo Borgia, più tardi papa col nome di Alessandro VI, fu data in sposa dal padre per ben tre volte ed in giovanissima età per motivi di carattere politico. Più vittima che protagonista, sopportò con serena fermezza le più basse e scandalose dicerie attribuibili piuttosto al padre ed al fratello Cesare, Duca Valentino. La sua vita fu sofferta e condizionata, ma a Ferrara alla corte di Alfonso d’Este, condusse una vita irreprensibile dedita alla famiglia ed in linea con i dettami della chiesa cristiana. Protesse e sviluppò inoltre le lettere, le arti, le scienze. Alla corte estense la chiamavano “Pulcherrima Virgo”, bellissima vergine. I poeti componevano versi in suo onore, i musicisti canzoni, i diplomatici la colmavano di complimenti. In seguito ad una profonda crisi religiosa, s’era fatta terziaria francescana, si comunicava ogni giorno e pregava con assiduità. Se per un certo periodo aveva vissuto da peccatrice, certamente morì da santa dopo avere dato alla luce il settimo figlio.
È senz’altro una figura da rivalutare e riscattare sul piano storico, per togliere una volta per tutte quella patina di sospetti velenosi che aleggiano ingiustamente sul suo nome.

 

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