L’ editoriale del Direttore Daniela Piesco

L’omicidio commesso da Luigi Mangione in America nei confronti di pezzo grosso delle compagnie assicurative sanitarie mette in luce le fragilità di un sistema sanitario privatizzato e le sue conseguenze sui cittadini. In questo contesto, l’analisi del sistema sanitario americano evidenzia l’importanza di mantenere e rafforzare un sistema sanitario pubblico in Italia, non solo per garantire l’accesso alle cure, ma anche per promuovere una società più equa e giusta. La salute è un bene comune e deve essere trattata come tale, non come una merce.

Ma prima facciamo un passo indietro

Perché la sanità pubblica è a rischio in Italia e quali sono i potenziali rischi associati a un’ulteriore privatizzazione?

La questione della sanità pubblica in Italia è complessa e coinvolge vari aspetti economici, sociali e politici. Negli ultimi anni, si è assistito a un crescente dibattito sulla privatizzazione della sanità e sulla riduzione delle risorse destinate al sistema pubblico.

Molti governi hanno effettuato tagli significativi ai finanziamenti per la sanità pubblica, portando a una riduzione dei servizi e delle risorse disponibili,creando problemi di gestione e inefficienza all’interno del sistema pubblico, che hanno avuto come conseguenza  lunghe liste d’attesa e  una qualità del servizio percepita come inferiore.

Se da un lato non si devono sottovalutare l’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle malattie croniche che hanno messo sotto pressione il sistema sanitario pubblico portandolo  a rispondere a fatica a  una domanda crescente dall’ altro si devono evidenziare gli interessi economici e politici che hanno spinto verso una maggiore privatizzazione, con l’idea che il settore privato possa offrire servizi più efficienti e qualitativamente migliori.

Appare utile pertanto operare un confronto tra il sistema sanitario americano con il sistema sanitario pubblico in Italia  per offrire spunti di riflessione importanti, specialmente quando si considerano eventi tragici come un omicidio legato a questioni di salute

Com’è strutturato il Sistema Sanitario Americano?

Il sistema sanitario degli Stati Uniti è principalmente privatizzato e basato su un modello assicurativo. A differenza di molti paesi sviluppati, gli americani non hanno accesso a un sistema sanitario universale. Le assicurazioni sanitarie sono fornite da datori di lavoro, attraverso programmi governativi come Medicare e Medicaid, o acquistate individualmente.

Vi è da sottolineare che nonostante gli Stati Uniti spendano più di qualsiasi altro paese al mondo per la salute, sia in termini di spesa pubblica che privata i risultati in termini di salute pubblica, come speranza di vita e mortalità infantile, non sono sempre in linea con le aspettative.Di fatto la mancanza di un sistema universale porta a disuguaglianze significative nell’accesso alle cure. Molti americani non si possono permettere di pagare per le cure necessarie a causa dei costi elevati delle assicurazioni e delle spese sanitarie dirette. Questo può portare a situazioni estreme, come la rinuncia a trattamenti salvavita.

E qual’ è la qualità delle cure?

Sebbene gli Stati Uniti vantino alcune delle migliori strutture e tecnologie mediche al mondo, la qualità delle cure può variare notevolmente a seconda dell’accesso alle assicurazioni e al tipo di piano assicurativo. Le disuguaglianze economiche si riflettono anche nella qualità delle cure ricevute.

Prima di addentrarci sui rischi della privatizzazione della sanità in Italia è bene chiarire i concetti di “Deny” ” Defend” “Depose” ossia le parole incise sui tre proiettili che hanno portato all’ uccisione di Thompson

Le compagnie di assicurazione sanitarie americane adottano una serie di strategie per minimizzare i pagamenti ai clienti e proteggere i loro profitti. Tra i concetti chiave di queste strategie ci sono “deny” (negare), “defend” (difendere) e “depose” (deporre). Ecco un’analisi dettagliata di ciascun concetto e del loro impatto sul sistema sanitario e sui consumatori.

Deny (Negare)

Il primo passo nella strategia delle assicurazioni è spesso la negazione delle richieste di risarcimento. Le compagnie possono negare una richiesta per vari motivi, tra cui:

Esclusioni di polizza: Molte polizze contengono clausole che escludono specifici trattamenti o condizioni. Le compagnie possono sfruttare queste esclusioni per rifiutare le richieste.
Pre-esistenti condizioni: Le assicurazioni possono rifiutare di coprire trattamenti per condizioni già esistenti al momento della stipula della polizza, anche se il cliente non ne era a conoscenza.
Documentazione insufficiente: A volte, le richieste vengono negate perché la documentazione fornita non è ritenuta adeguata o completa.

Questa fase è cruciale, poiché una buona percentuale di richieste viene respinta in questa fase iniziale, spesso senza che il cliente comprenda appieno le motivazioni.

Defend (Difendere)

Se una richiesta di risarcimento viene negata, le compagnie di assicurazione si preparano a difendere la loro decisione. Ciò può includere:

Risposte legali: Quando i clienti decidono di contestare una negazione, le compagnie possono impiegare avvocati e specialisti per difendere la loro posizione. Questo può comportare costi significativi per il consumatore, che si trova in una posizione di svantaggio.
Ricerche e audit interni: Le compagnie possono condurre indagini interne per giustificare le loro decisioni, spesso avvalendosi di esperti medici per sostenere che le procedure richieste non fossero necessarie o appropriate.
Sistemi di appello: Sebbene le polizze prevedano sistemi di appello, questi processi possono essere complessi e lungi, rendendo difficile per i clienti contestare efficacemente le negazioni.

La fase di difesa è essenziale per le compagnie, in quanto consente loro di mantenere il controllo sulle spese e di scoraggiare i reclami.

Depose (Deporre)

Infine, il termine “depose” può riferirsi al processo di raccolta di testimonianze e prove nel caso in cui un cliente decida di portare la compagnia in tribunale. Questo passo può includere:

Deposizioni: Le compagnie possono richiedere depositions, in cui i testimoni vengono interrogati. Questo processo è spesso lungo e costoso, e può intimidire i clienti.
Preparazione per il contenzioso: Le compagnie di assicurazione si preparano a difendere le loro decisioni in tribunale, il che può includere la raccolta di prove e documentazione per supportare le loro negazioni.

Qual’ è l’impatto sui Consumatori?

Queste strategie hanno un impatto significativo sui consumatori:

Stress e difficoltà finanziarie: La negazione di un risarcimento può portare a stress significativo e difficoltà economiche per i clienti, specialmente in situazioni di salute critica.
Accesso limitato alle cure: Il timore di negazioni può portare i pazienti a evitare di cercare cure necessarie, compromettendo la loro salute.
Disuguaglianza: Le pratiche di negazione e difesa possono avere un impatto sproporzionato sui gruppi vulnerabili, che possono avere meno risorse per contestare le decisioni delle assicurazioni

La strategia di “deny, defend, depose” delle compagnie di assicurazione sanitarie americane è un sistema ben collaudato per minimizzare i pagamenti e massimizzare i profitti. Anche se queste pratiche possono essere legali, sollevano interrogativi etici e sociali sul diritto dei consumatori a ricevere cure adeguate e tempestive. È fondamentale che i consumatori siano informati dei loro diritti e delle loro opzioni, e che ci sia una maggiore trasparenza nel settore delle assicurazioni sanitarie.

Alla luce di quanto esposto emerge la necessità di mantenere un sistema sanitario pubblico in Italia

La privatizzazione della sanità in Italia presenta diversi rischi che potrebbero compromettere l’equità e la qualità dell’assistenza sanitaria. È fondamentale che il dibattito su questo tema consideri attentamente le conseguenze sociali ed economiche delle scelte politiche in materia di sanità.

È bene ribadire che il sistema sanitario italiano,essendo basato su un modello pubblico, assicura che ogni cittadino abbia diritto a cure mediche, indipendentemente dalla propria situazione economica. Questo modello promuove l’equità e riduce le disuguaglianze sociali, consentendo a tutti di accedere alle stesse cure di base.

Così operando l’Italia ha ottenuto risultati di salute pubblica generalmente migliori rispetto agli Stati Uniti, come una maggiore speranza di vita e una mortalità infantile più bassa. Questi risultati possono essere attribuiti a un sistema che prioritizza la prevenzione e l’accesso alle cure.

Ma vi è di più

Un sistema sanitario pubblico può contribuire a contenere i costi complessivi, poiché elimina il profitto delle compagnie assicurative e riduce le spese amministrative. Inoltre, il sistema pubblico può negoziare i prezzi dei farmaci e delle procedure mediche in modo più efficace.E può consentire di investire maggiormente nella sanità pubblica e nella prevenzione, riducendo il carico delle malattie e migliorando la salute complessiva della popolazione.

Mantenere un sistema sanitario pubblico promuove un senso di solidarietà tra i cittadini, riconoscendo che la salute è un diritto fondamentale e che ognuno ha un ruolo nella cura del benessere collettivo.

Quali sono i rischi della privatizzazione della sanità?

La privatizzazione della sanità può portare a una maggiore disuguaglianza nell’accesso ai servizi sanitari. Chi ha maggiori risorse economiche può permettersi cure migliori e più rapide, mentre le fasce più vulnerabili della popolazione potrebbero rimanere escluse o ricevere cure inferiori.

La sanità privata tende a essere più costosa e può generare oneri finanziari significativi per gli individui. Questo può portare a un aumento della spesa sanitaria complessiva e a problemi di indebitamento per le famiglie.

Le strutture private possono essere più orientate al profitto rispetto a quelle pubbliche, il che potrebbe comportare una minore attenzione alla qualità delle cure e un focus maggiore su trattamenti più remunerativi piuttosto che su quelli necessari.

In un sistema sanitario privatizzato, la ricerca del profitto può influenzare la qualità delle cure. Strutture private possono essere tentate di ridurre i costi attraverso la diminuzione della qualità dei servizi offerti,il che può tradursi in un personale insufficiente, una formazione inadeguata e un’attenzione limitata alla prevenzione e alla salute pubblica.Di contro la sanità pubblica è basata sul principio della solidarietà, dove tutti contribuiscono per garantire a tutti assistenza sanitaria. La privatizzazione può,invece, minare questo principio, portando a un sistema in cui solo chi può permetterselo riceve cure adeguate.

Infine con una maggiore privatizzazione, la responsabilità pubblica nella gestione della salute della popolazione può diminuire, portando a minori controlli e regolamentazioni sulla qualità e sull’accessibilità dei servizi.

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