Un Benevento scintillante composto da una banda di (quasi) ragazzini (media eta’ 22,9 anni) annichilisce anche i l Sorrento iniziando a “staccarsi” in vetta alla classifica.Lo avremmo pronosticato solo un paio di mesi fa alla vigilia del campionato?Lo avremmo sperato al piu’.
L’infortunio di Nardi e la balbettante partita di Coppa Italia ci avevano aperto le porte dell’angoscia alla ricerca del colpo dell’ultimo minuto se non andare a spulciare l’I settembre la lista degli svincolati.
E allora dentro Acampora e Viviani con buona pace dei musuchiatori da divano che hanno ingolfato i forum digitali al grido “che nemma fa’…”.Senonché questa volta la sfortuna paradossalmente ci vede bene e Acampora si infortuna e scopriamo che in casa abbiamo un tal Prisco (rispetto al quale gli “aeee…. chi è chist?” si sono sprecati) e che si aggiunge alla gia’ folta lista dei Vigorito’s boys.
Ormai mezza Italia pallonara celebra
Nunziante e Viscardi, Talia e Prisco, Perlingieri e Carfora. E con loro la perseveranza dei Vigorito (e gli sforzi economici profusi) e i l coraggio di Auteri (che gia’ dallo scorso campionato aveva già testato le capacita’ di alcuni di essi).
E quindi?
E quindi i l paradosso e’ che si “rischia” di mettere in penombra Ferrara, Oukhadda, Manconi, Lamesta. O lo stesso Lanini che, entrando a partita in corso, si è comunque issato fin qui a miglior marcatore. E di conseguenza di mettere in ombra l’operato di Carli (o, se vogliamo, di non attribuirgli i l giusto risalto) che ha dovuto prima scavare in profondità per estirpare e poi tracciare i solchi per impiantare, al primo giro di lancette del calcio mercato, giusto per fare un esempio, Manconi e Lamesta che ogni pallone che ha tra i piedi lo trasforma in sudate fredde per difensori e tifosi avversari.
E quindi… e se fosse (anche) merito di Carli?
Ph : Rosario Luongo